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Mentalità Cagliari, cos’è cambiato?

Un atteggiamento differente ha mostrato le indubbie qualità della formazione rossoblù

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Il Cagliari ammirato a Milano al cospetto della squadra rossonera allenata da Vincenzo Montella, ha restituito una delle immagini migliori della gestione targata Rastelli.

L’undici rossoblù infatti ha dato la netta impressione di seguire uno spartito ben preciso, un’idea di gioco in grado di coinvolgere tutti gli interpreti e di garantire un collegamento continuo tra i reparti. In particolare fase difensiva e quella offensiva sono state attuate all’unisono e con coraggio di fronte ad una squadra che può vantare individualità importanti. Ciò non è bastato, privando immeritatamente la possibilità di raccogliere un risultato positivo a seguito di due episodi estemporanei, a cui una dose maggiore attenzione avrebbe potuto consegnare un destino differente.

Un modo di interpretare la partita decisamente migliore di quello perpetrato nell’esordio stagionale e che pone nuove basi per il proseguo di un campionato che si annuncia complicato e ricco d’insidie. Rastelli infatti se da un lato ha a disposizione una buona rosa con individualità importanti come quelle di Barella, Joao Pedro, Farias, dall’altro deve fare i conti con giocatori da valutare e schierati in ruoli delicati.

Solo attraverso un simile atteggiamento rivolto ad una continuità di rendimento che può risultare possibile superare difficoltà e limiti evidenti, togliendosi diverse soddisfazioni attraverso la valorizzazione del proprio organico.

Questo indubbiamente è il messaggio che Rastelli sembra voler consegnare ai propri ragazzi, conscio che prestazioni come quelle elargite nel manto erboso di San Siro, offriranno dividendi ben più generosi nel proseguo della stagione.


 

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