Avrebbe potuto salutare quest'estate. Avrebbe potuto giocare con una squadra più blasonata. Invece no. D'altronde a Cagliari si vive bene. Se poi la gente ti ama allora perchè andar via?
Avrà pensato questo Joao Pedro, quando ha deciso di rinnovare con il Cagliari fino 2021. Il brasiliano, nonostante le sirene di mercato di quest'estate, nenache troppo enfatizzate dai media, ha scelto di continuare a giocare con il Cagliari per altri quattro anni, dimostrando grande attaccamento alla maglia e alla tifoseria.
Soltanto tre anni fa, di questi tempi, arrivava alla corte di Zeman con non pochi scetticismi. Era un'annata maledetta, quella della retrocessione, dove però Joao era riuscito a mettersi in luce dopo qualche difficoltà iniziale. Poi la serie B, la consacrazione e Rastelli. Già, perché se oggi Joao Pedro è uno dei miglior trequartisi in circolazione, almeno per quanto riguarda il panorama italiano, molto lo deve a Rastelli che è riuscito a trovargli un ruolo e una collocazione tattica che al primo anno di serie A il brasiliano non aveva.
L'infortunio della passata stagione è ormai acqua passata. Joao si è ripreso bene, come ha fatto vedere nella seconda parte dello scorso campionato e durante il ritiro estivo. Ed è consapevole che quest'anno può essere il “suo anno”. L'anno della verità, dove non dovrà più recitare la parte di semplice protagonista. Dovrà essere il leader, l'anima della squadra. Quel leader che lo scorso anno è mancato in certe situazioni, in grado di spronare la squadra nei momenti di difficoltà.
Dovrà prendersi il Cagliari sulle spalle, orfano dei gol di Borriello, e trascinarlo alla salvezza come i grandi campioni sanno fare.
Lui lo può fare. É l'unico che può farlo.