Sembrava un caso, ma ora comincia davvero ad esserci un problema importante per quanto concerne le prestazioni del difensore portoghese del Cagliari, Bruno Alves.
Il 35enne campione d’Europa nel 2016 con la nazionale lusitana guidata da Fernando Santos, ha infatti raggiunto la sua massima flessione da quando è arrivato a vestire la maglia rossoblù la scorsa estate.
Un’inspiegabile involuzione da parte di un giocatore esperto e tecnico come lui. La gara di Udine alla Dacia Arena poteva sembrare una situazione isolata. Tuttavia, anche il match del San Paolo contro il carrarmato Napoli ha evidenziato come Alves abbia concesso parecchio agli avversari (in particolare a un tarantolato Dries Mertens, autore di una doppietta), andando costantemente in difficoltà e rinunciando spesso ad andare al duello con il diretto avversario, considerato come una delle sue caratteristiche migliori.
In questa stagione di Serie A, il suo percorso è stato caratterizzato da alti e bassi. Ci si chiede a cosa sia dovuto questo calo. Molto probabilmente si tratta di semplice stanchezza, ma da un campione ci si aspetta sempre qualcosa in più, per dare alla propria squadra il salto di qualità . Per il portoghese è doverosa una riflessione. Quel che è certo è che la flessione di Alves non è più un caso.
