Dopo la vittoria interna ottenuta di misura contro il Pescara dell’ex Zeman (e che ha consentito di ufficializzare definitivamente la salvezza), per il Cagliari arriva il primo di quattro esami per concludere al meglio una stagione nel complesso positiva e confermare se effettivamente la compagine isolana è maturata anche nelle gare che contano.

La formazione rossoblù, infatti, andrà a far visita alla compagine che propone il miglior calcio in Italia: si tratta del Napoli di Maurizio Sarri, ancora pienamente in corsa per il secondo posto in un testa a testa mozzafiato con la Roma.

Per la partita del San Paolo con i partenopei, l’allenatore del Cagliari, Massimo Rastelli, dovrà con ogni probabilità rinunciare a Senna Miangue (che si è allenato a parte per via di una distorsione alla caviglia) e dei lungodegenti Luca Ceppitelli (ancora alle prese con il fastidio al ginocchio), Federico Melchiorri e Daniele Dessena; mentre è stato pienamente recuperato il cileno Mauricio Isla (che si è allenato regolarmente con il gruppo e assente nella gara interna dell’ultimo turno con il Pescara).

Proviamo, quindi, ad analizzare quello che dovrebbe essere (salvo ripensamenti dell’ultimo minuto) l’undici iniziale, che scenderebbe in campo contro gli azzurri campani. Come modulo, si andrebbe verso la conferma del 4-3-1-2. Nonostante si debba ancora svolgere la rifinitura, Rastelli sembra intenzionato a confermare in sostanza lo status quo dell’ultima giornata, ma con qualche piccola variazione nella scelta degli uomini.

In porta, la certezza assoluta è rappresentata dal brasiliano Rafael. Nel reparto difensivo, Rastelli potrebbe riproporre dall’inizio Mauricio Isla come esterno basso a destra, con Nicola Murru sull’out opposto. In posizione centrale, invece, al fianco dello stakanovista Bruno Alves, ritornerebbe Fabio Pisacane (con il Pescara è stato schierato a destra proprio per l’indisponibilità di Isla): con tale scelta, il sacrificato di turno sarebbe il gigante polacco, Bartosz Salamon.

A centrocampo, il mister rossoblù dovrebbe fare affidamento sul suo centrocampo ideale, con la contemporanea presenza dal primo minuto di Artur Ionita e Nicolò Barella come interni e di Panagiotis Tachtsidis come faro davanti ai quattro difensori (per la mediana, sono pronti a partita in corso per rinforzare il reparto sia Simone Padoin che il giovane Alessandro Deiola, a caccia di un pronto ed immediato riscatto dopo l’opaca prestazione di Udine, con Paolo Faragò possibile sorpresa).

Per quanto riguarda l’attacco, Rastelli dovrebbe confermare il brasiliano Joao Pedro sulla trequarti in appoggio alla coppia di attaccanti formata da Marco Sau (che effettuerà il solito prezioso lavoro di raccordo tra centrocampo e l’attacco, sacrificandosi in entrambe le fasi) e Marco Borriello.