Okay, Houston we have a problem! Parafrasando la celeberrima frase legata alle complicazioni del rientro sul pianeta Terra della missione spaziale Apollo 13, in casa Cagliari, nel corso della gara esterna persa per 2-1 contro l’Udinese alla Dacia Arena, è suonato un piccolo campanello d’allarme per quanto concerne il giocatore di maggior spessore della difesa della formazione allenata da Massimo Rastelli, ovvero Bruno Alves.
Il colosso portoghese è andato parecchio in difficoltà contro gli attaccanti avversari, perdendo anche lucidità e non riuscendo a comandare in maniera fluida la difesa cagliaritana. Un’involuzione davvero inaspettata e che difficilmente fa capolinea nelle prestazioni del 35enne ex Porto.
Una situazione inusuale per un giocatore di grande esperienza e di spessore come lui. Perché un calo così netto? A tal proposito, una spiegazione plausibile potrebbe essere semplicemente la stanchezza dovuta alle tante partite giocate durante l’arco del campionato (Alves ha giocato fin qui tutte le partite disputate dal Cagliari in questa Serie A).
Ad ogni modo, non si tratterebbe dell’inizio di un declino inesorabile ma bensì di un caso isolato. Bruno Alves è uno dei pilastri del Cagliari formato Serie A e l’obiettivo è ritornare al massimo, perché nella prossima giornata c’è il Pescara in arrivo al Sant’Elia.