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Gli ultras della Nord rivendicano orgogliosi gli insulti a Marchetti. Arriva la replica del portiere

Il portiere della Lazio replica alle offese

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Gli inqualificabili, vergognosi cori contro l’ex portiere del Cagliari Federico Marchetti e famiglia vengono rivendicati da ieri sera sul web con orgoglio da tantissimi ultras (uomini e donne) che ritengono giusto e ne fanno vanto, offendere, disprezzare, calunniare, perché, come dicono loro, la Curva è cosa loro e la madre e la moglie di Marchetti – stando alle loro fonti addirittura accertate – sono davvero due “puttane”. Poi, la curva non la si chiude! Non si tratta mica di cori di discriminazione territoriale, sono solo i giusti insulti ad un singolo giocatore. Che intelligenza!

Ad ogni modo sono tanti i tifosi del Cagliari – persone per bene - indignati per quanto accaduto, che avendo anche vissuto in prima persona il tutto - perché presenti proprio in curva come in tribuna – non si sono certo sentiti orgogliosi ma piuttosto si sono vergognati per quanto sentito. I veri tifosi - come li chiama anche Pinilla - si sono subito dissociati da questi ignoranti facinorosi delinquenti, ma tant’è le cose vanno così. Se poi fai il giornalista, bhè allora non hai speranze, arrivano anche le minacce personali oltre alle offese con tanto di coretto “stampa isolana figlia di puttana”: dei signori, complimenti!

Ma alla fine di questa triste storia c’è Marchetti, che prima non perde la calma e fa loro un applauso, poi, nel dopo gara, si rivolge verso questi “signori” e risponde loro con parole chiare che dicono tutto:

“Quella parte della tifoseria non ha mai gradito il mio disappunto per ciò che ho dovuto subire qui a Cagliari.
Ognuno ha il suo modo di vedere le cose e se ne assume le proprie responsabilità. Mi hanno “fischiato” e va bene così. Quello che è accaduto oggi è stato solo un antipasto di quello che è successo quell'anno qui a Cagliari”.

Il Cagliari è dei “veri tifosi”, non dei delinquenti!

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