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Lo Scida e quella maledetta amichevole

Conosciamo l'impianto che domani ospiterà il Cagliari

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Il 19 gennaio del ’46 sarebbe dovuto essere un giorno come gli altri. Purtroppo, a Crotone, non lo sarà mai. La squadra si sta recando a Castrovillari per un’amichevole contro la squadra locale, quando il pullman che sta trasportando il Crotone si ribalta a causa di un manto stradale sdrucciolevole. Nell’incidente scompare prematuramente Ezio Scida, capitano della compagine calabrese. I tifosi del Castrovillari decidono di pagare il funerale del calciatore.

Pochi giorni dopo il sindaco di Crotone deciderà di intitolargli lo stadio della città, peraltro appena inaugurato. La costruzione dell’impianto era iniziata ben undici anni prima, nel lontano 1935.

È curioso notare che per più di sessant’anni lo stadio ebbe una capienza di appena 5000 spettatori. Tra il ’99 e il ’00 lo stadio subì importanti modifiche, vedendo raddoppiato il numero di seggiolini. L’impianto, che sino all'anno scorso ospitava un massimo di 9631 spettatori, ha subito qualche miglioria nell’ultimissimo periodo.

È stato impiantato un nuovo strato di erba sintetica e sull’erba è stato disegnato uno squalo, simbolo della squadra calabrese. E nel settore distinti i colori dei seggiolini formeranno la scritta “Città di Crotone”. Inoltre, in occasione della storica promozione in serie A, son stati avviati dei lavori per l'ampliamento dell'impianto, che hanno portato alla attuale capienza di 16500 spettatori. Per vedere i calabresi giocare nel nuovo stadio si è dovuto attendere sino ad ottobre, a causa di ritardi dovuti a varie polemiche con la sovrintendenza comunale e alcuni reperti archeologici rinvenuti contestualmente agli scavi per il "nuovo" stadio. 

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