La sconfitta maturata al cospetto dell’Atalanta di Gasperini restituisce un Cagliari atavicamente incapace di raccogliere punti lontano dalla mura amiche. Infatti dopo la 23^ giornata, la formazione rossoblù “vanta” un bottino di soli 4 punti conquistati in trasferta, in occasione del bagliore di San Siro e del pareggio di Pescara.

Il match di Bergamo rappresentava una ghiotta occasione al fine di invertire un trend indiscutibilmente negativo, spesso accompagnato da sterilità offensiva e un’eccessiva vulnerabilità della retroguardia. Un Cagliari rimaneggiato, ma reduce da prestazioni contrassegnate dal bel gioco e freschezza atletica, ha compromesso dopo appena cinque minuti la propria partita. Differentemente da quanto accaduto con l’avvento del nuovo anno, l’atteggiamento è sembrato poco propositivo, unito da una scarsa volontà nel provare a ribaltare un andamento incanalato su binari negativi.

Una battuta d’arresto ai fini della classifica indolore, che tuttavia interrompe un cammino che lasciava presagire ben altri risultati e nuove prospettive.

Il Calendario, dopo l’arrivo nell’isola della capolista bianconera, preannuncia due trasferte difficili, la prima a Genova sponda blucerchiata e la seconda in casa di un Crotone che vede le proprie speranze ridotte al lumicino. Due occasioni ravvicinate che potranno offrire possibilità di crescita e riscatto ad una formazione che da l’impressione di volere trovare una nuova dimensione, senza mai crederci sino in fondo.

Il Cagliari e Rastelli sono in linea con gli obiettivi fissati ad inizio stagione, tuttavia provare a gettare le basi per un futuro che non veda la compagine isolana impegnata esclusivamente nella lotta per la salvezza, dovrà essere un obiettivo immediato e perseguibile inderogabilmente anche e soprattutto lontano dall’isola.