Nel match di “San Siro”, Rastelli ha schierato una formazione compatta ed unita nel ricercare senza se e senza ma, un risultato positivo. Uno scopo svanito a pochi minuti dal triplice fischio, che nonostante un risultato deludente ha donato nuova luce ad un formazione rossoblù mostratasi decisa nel cambiare un atteggiamento che, soprattutto al cospetto delle “grandi”, ha lasciato non pochi dubbi.
In particolare il reparto di centrocampo, è stato capace di fornire una prestazione più che sufficiente, svolgendo perfettamente il compito di filtro e quello di impostazione della manovra. Non potendo contare sullo squalificato Padoin, Rastelli ha scelto di puntare sulla qualità di Di Gennaro in cabina di regia, supportata ai lati dalla grinta e dai polmoni del duo composto da Dessena e Isla. Qualche metro più avanti, Barella ha dimostrato come il suo percorso di crescita fatichi ad intravvedere dei limiti, svolgendo il compito del centrocampista moderno, totale, non lesinando energie come primo difensore, contribuendo con idee e dinamismo alla fase offensiva.
Un assetto coraggioso, che ha dirottato Joao Pedro in panchina, relegato al ruolo di arma tattica a cui ricorrere nel corso della partita. Una scelta che la prossima sfida casalinga con il Genoa di Juric, dirà quanto ripercorribile o semplicemente dettata dalla contingenza e dalla necessità di rimanere maggiormente compatti al cospetto di un avversario di caratura superiore come il Milan.
Difficilmente Rastelli potrà destinare stabilmente Padoin e lo stesso Joao Pedro al ruolo di alternative di lusso, tuttavia la prestazione di Milano, giustifica tendenze ed ipotesi a supporto di una conferma di tale assetto.
Non resta che attende il lunch match domenicale, al fine di appurare di come Il Cagliari e Rastelli intendano iniziare un girone di ritorno, che nelle premesse dovrà essere diverso e all’insegna di un rinnovato entusiasmo.