C’è nel Cagliari una figura che pare non essere perfettamente in linea con le altre: è il direttore sportivo Stefano Capozucca.
Non considerando il tema Rastelli (del quale l'uomo mercato non è un grande estimatore e avrebbe preferito avvicendarlo con Gasperini, poi finito all’Atalanta), in questi giorni a tenere banco è la questione portiere.
“A volte ci sono intoppi, delle cose non vanno per il verso giusto. Però Storari è un professionista serio e un ottimo portiere. Ha espresso il desiderio di andare via da Cagliari, e quindi vedremo di accontentarlo”. Queste le parole che il ds rossoblù ha pronunciato in data 3 gennaio 2017.
Appena due giorni più tardi, il 5 gennaio, è arrivata la risposta del diretto interessato, Marco Storari: “Tengo a precisare che io non ho chiesto di andare via. Ci possono essere discorsi in corso con la società, ma il mio desiderio è quello di restare a Cagliari”.
La domanda sorge spontanea: chi ha ragione?
Fonti informate parlano di casa Storari nel capoluogo sardo già “liberata”, con l’estremo difensore forte di un pre-accordo con Galliani: ultimi 6 mesi da giocatore al Milan e poi, probabilmente, un ruolo nella società rossonera, magari come preparatore.
C’è puzza di bruciato, e diversamente non potrebbe essere. Che “Marcone” sia diventato economicamente, tecnicamente e nel rapporto con la tifoseria un peso?
Ai molti non è dato saperlo. Intanto continua l’affaire Sirigu. Prima Capozucca ha sostenuto che “è sardo, un pensiero c'è stato. Però ha dei costi importanti, non alla portata del Cagliari", spegnendo di fatto le speranze di un suo approdo, poi l’ipotesi del gigante di Siniscola ha ripreso quota tra le testate nazionali, con la trattativa per Gabriel in stallo.
L’impressione è che il ds rossoblù stia predicando nel deserto, non venendo adeguatamente supportato nel proprio lavoro e brancolando, nonostante le sue abilità, nel buio.
Che a fine campionato anche lui possa “saltare”? Sarebbe una perdita importante, considerando le capacità di allestire grandi squadre anche con risorse esigue.
Ma, d’altronde, all’orizzonte si profila l’ombra di Mario Beretta, che poco più di un mese fa ha superato l’esame per divenire direttore sportivo. Facendo due più due...