La formazione rossoblù veleggia spedita verso una tranquilla salvezza, eppure nonostante una classifica più che positiva, risulta difficile identificare consistenti certezze.

Rastelli dal canto suo è un tecnico che ama sperimentare e concedere durante la stagione, diverse occasioni ai componenti della rosa. Tale aspetto concorre a mantenere tutti sulla corda, ma agisce come freno al raggiungimento di sicurezze in ruoli cardine.

Tra loro vi è senza dubbio quello di regista, dove si sono succeduti nel corso del girone d’andata numerosi interpreti. Di Gennaro è colui che ad inizio stagione avrebbe dovuto sbaragliare la concorrenza in virtù di doti e momento della carriera. Tuttavia il prodotto della primavera del Milan, è stato prima dirottato sulla trequarti come sostituto dell’infortunato Joao Pedro, in seguito ha visto un arretramento, complice qualche nervosismo di troppo, nelle gerarchie a scapito dei vari Tachtsidis, Munari e Padoin.

Un incertezza di cui non ha tratto beneficio Di Gennaro in primis, ma soprattutto il gioco della squadra, basato su iniziative personali piuttosto che su un’idea ben precisa.

L’avvio del nuovo anno coincide con la riapertura del mercato, dove il nome di Di Gennaro continua a girare nonostante le continue smentite della dirigenza rossoblù. Allo stato attuale il riccioluto centrocampista è l’unico in grado di poter guidare la squadra attraverso trame produttive ed in grado di coinvolgere l’intera squadra. Non solo, la carta d’identità non esclude che a seguito di un buon girone di ritorno, anche in futuro Di Gennaro possa rappresentare un’importante risorsa e un punto di partenza.

Salvo sconvolgimenti in seno ad una sessione di mercato che si preannuncia in sordina, il Cagliari ha già al suo interno chi è in grado di rivestire un ruolo così delicato, nella consapevolezza che i vari Tachtsidis, Padoin possano risultare utili al fine di una sostituzione momentanea e nulla più.