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I veri “signori” non perdono il sorriso, anche se hanno la valigia pronta

Marco Storari: un bene il cui valore, non solamente sportivo, non tutti hanno compreso appieno

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Signori si nasce, professionisti si diventa. Marco Storari, portiere del Cagliari con la valigia in mano direzione Milano, ha dimostrato di essere più forte di tutte le vicissitudini che l’hanno visto protagonista negli ultimi sei mesi: dal volantino “minatorio” fatto girare tra i tifosi alla richiesta – soddisfatta – di “levare” la fascia di capitano, fino al distacco insanabile con il tecnico Rastelli e la società.

In uno scatto pubblicato nella giornata di ieri sui social l’estremo difensore si è mostrato sorridente insieme a Colombo, con il quale condivide la camera in occasione del ritiro della squadra in vista del match di domenica proprio contro il Milan, sua futura squadra.

Ancora una volta, dunque, “Marcone” ha dimostrato la sua “signorilità”, dando un calcio alle malelingue e dimostrando il suo attaccamento nei confronti della maglia.

E, francamente, pazienza se alcune prestazioni nel corso della stagione attuale non siano state propriamente all’altezza: in troppi si dimenticano la sua scelta, un anno e mezzo fa, di scendere di categoria, guidando da vero leader (ancor di più dopo l’uscita di scena di Dessena per infortunio) il gruppo verso la promozione in massima serie, e la volontà di metterci sempre la faccia e di dialogare con chi, forse, era disturbato più dalla sua “ex juventinità” che dalle parate sul terreno di gioco. 

Purtroppo Storari è un bene il cui valore, non solamente sportivo, non tutti hanno compreso appieno: fargli chiudere la carriera a Cagliari sarebbe stato il riconoscimento migliore, considerando anche la tranquilla situazione di classifica.

Ma il buon Marco, con il suo carattere ricco di positività, è stato capace di accettare e mandare giù l'ennesimo boccone amaro, rispondendo con la migliore arma: il sorriso.

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