Il 2016 è salito in soffitta. Per il Cagliari il bilancio è stato nel complesso positivo. Il primo posto, la conquista del titolo cadetto ma soprattutto la promozione nel massimo campionato professionistico di calcio da obiettivo primario è diventato realtà. La formazione rossoblù è ritornata a giocare con le grandi della Serie A, nei vari templi del grande calcio per mettere in mostra il proprio potenziale. Complessivamente, il sodalizio cagliaritano sta disputando un campionato discreto.
Il 2016, tuttavia, lascia ai ragazzi di Massimo Rastelli alcuni problemi da risolvere con l’inizio del nuovo anno: dal miglioramento del gioco alla fase difensiva, dal ritorno degli infortunati alla continuità dei risultati, fondamentale per raggiungere il dichiarato obiettivo salvezza.
Durante il corso di questi dodici mesi, si sono alternati momenti molto belli ed emozionanti ad altri brutti e da dimenticare: la vittoria di Bari, come ha ricordato qualche giorno fa anche il presidente dei sardi Tommaso Giulini, ha avuto un sapore molto speciale (non solo per il risultato rotondo ma anche per aver ritrovato la A che è tornata a Cagliari dopo un solo anno di “purgatorio”). Le recenti polemiche legate a guida tecnica e ad alcuni risultati negativi, invece, hanno contribuito alla delusione dei tifosi. Una situazione difficile da risolvere.
La fiducia dei supporters va riconquistata con grinta, forza e continuità. Il 2017, il cui arrivo è sempre più vicino, dovrà rappresentare per il Cagliari l’anno della definitiva maturità. I rossoblù hanno tutte le carte in regola per migliorare e dare ancora una volta tante emozioni a società, tecnico e tifoseria: la parola passa al campo.
