Il peso di un reparto come quello offensivo non può essere sempre sulle spalle del singolo. È necessario, infatti, che più di un interprete dia il proprio contributo alla causa della propria squadra. In tal senso il Cagliari, allenato da Massimo Rastelli, avrà bisogno nuovamente dei gol pesanti del proprio bomber principe, ovvero Marco Borriello.

La rete messa a referto contro il Sassuolo nell’ultimo match del 2016 è un chiaro segnale di come il centravanti napoletano sia pienamente consapevole del fatto che, attraverso i suoi gol, il Cagliari può sorridere e continuare la scalata verso la salvezza.

Non bastano, quindi, le giocate dei singoli (come ad esempio Sau o Farias). Ci vuole ancor più sostanza e senso del gol (caratteristiche che lo stesso Borriello ha messo in mostra nella sua carriera). Visti poi l’infortunio che costringerà Federico Melchiorri ad un lungo stop e il momento di difficoltà di Niccolò Giannetti nel trovare gol e minutaggio, la responsabilità di Borriello verso la squadra rossoblù cresce ulteriormente: sia lo staff tecnico che la società puntano molto su di lui e avranno sicuramente bisogno del suo apporto in un girone di ritorno che si preannuncia di ferro.

A nulla o poco più sono valse le voci di un suo possibile addio al Cagliari già a gennaio (alcuni media avevano ipotizzato un suo clamoroso ritorno all’Atalanta), perché c’è una missione da portare a termine e difficilmente la società isolana se ne priverà.

La strada che porta all’obiettivo salvezza è ancora lunga: il Cagliari vuole continuare la sua corsa con i gol del suo numero 22.