11 maggio 2008. Il Cagliari riparte con Marco Giampaolo, che nella stagione precedente era stato esonerato e richiamato dopo l’interregno di Franco Colomba. Nel calciomercato estivo la società ha detto addio alla vecchia guardia (Esposito, Suazo e Langella) e ha preso dei giovani di belle speranze, su tutti Alessandro Matri e Robert Acquafresca.
La partenza di stagione è bruciante, con un secco 0 - 2 ai “cari” nemici del Napoli. Purtroppo gli scarsi risultati raggiunti (9 punti in 12 partite), con il caso Foggia-Marchini che spacca lo spogliatoio, portano Massimo Cellino a esonerare il mister. Al suo posto arriva Nedo Sonetti ma anche con lui, che rimane al timone per poco più di un mese (5 gare e 1 punto), i risultati non arrivano e il presidente richiama Giampaolo che, con la famosa frase “Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L'orgoglio e la dignità non hanno prezzo”, chiude i rapporti con il Cagliari e la Sardegna.
Cellino si rivolge così a Davide Ballardini, suo vecchio pallino e già tecnico rossoblù nel 2005. I tifosi sono scettici per via di quell’esperienza fallimentare ma il presidente, come spesso è successo, si rivela un ottimo profeta. Il tecnico prende una squadra allo sbando e infila subito due sconfitte ma, nel frattempo, arrivano i nuovi acquisti del mercato di gennaio: Marco Storari e Jeda.
27 gennaio 2008: nella gara interna con il Napoli, che i partenopei stanno controllando e conducendo per 0 – 1, accade che Matri e Conti si inventano due magie che permettono ai rossoblù di portare a casa i tre punti. Lo stadio è stracolmo, la gioia esplode, e più di qualcuno piange, perché ormai il destino di questa stagione sembrava già segnato.
Da questo giorno in poi il campionato del Cagliari cambia. Vi diamo due dati: 28 punti in 17 partite (cioè 38 in 36 gare). E arriviamo a oggi:
11 maggio 2008: è la penultima giornata di campionato e ai rossoblù mancano due punti per la salvezza matematica. Attualmente occupano il 14esimo posto e il terzultimo è distante quattro punti (occupato dal Parma).
Si gioca a Udine, sesta e in corsa per un posto in Coppa Uefa, che alla fine non conquisterà: non è dunque, una gara semplicissima per raggiungere la fatidica quota 40.
Eppure i rossoblù, sulle ali di un entusiasmo cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, riescono nel miracolo: in otto minuti (dal 48’ al 56’) Acquafresca e Cossu, arrivato dopo Cagliari – Napoli, regalano la salvezza matematica con una giornata d’anticipo.
All’aeroporto di Elmas vengono accolti da tantissimi tifosi in festa, che non vedono l’ora di festeggiare con coloro che hanno compiuto un’autentica impresa e hanno mantenuto alto il nome della Sardegna, rendendo orgogliosi i propri supporters di tifare il Cagliari.
Sicuramente una delle pagine più belle della storia rossoblù degli ultimi anni.