È la stagione 1950-1951. Il Cagliari milita ancora in serie C ma, grazie alla nuova dirigenza targata Domenico Loi, la società rossoblù sta mettendo in canterie un progetto che, nel giro di due stagioni, la porterà in serie B. Nel frattempo si fa il possibile per scalare posizioni e migliorarsi sempre di più nella prima divisione, anche grazie all'acquisto di giocatori arrivati dal continente e di "nobile" provenienza: due esempi su tutti sono il portiere Giorgio Bolognesi, di scuola Juventus, e il difensore Vito Sante Miolli, di scuola Torino, appartenente alla squadra che perse la vita nella strage di Superga. Solo per un caso fortuito, non salì su quell'aereo: grazie all'influenza, infatti, non venne convocato per la partita.
Siamo alla nona giornata di campionato: il Cagliari, finora, ha pareggiato le prime quattro partite, contro il Piombino, la Jesina, la Fermana e la Sambenedettese, ha collezionato tre vittorie, contro la Carrarese, il Solvay e il Colleferro e ha perso solo una volta, contro l'Arezzo. È giunto quindi il momento del derby: al campo di via Pola è attesa, infatti, la Carbosarda, con cui la rivalità , essendo le uniche due squadre isolane nel girone C, è molto accesa. Purtroppo per la squadra di Carbonia i rossoblù, che contro di loro non hanno mai perso, confermano la tradizione: la gara, infatti, termina 2-0 grazie alle reti di Barbieri e Torriglia. Anche la gara di ritorno confermerà la supremazia cagliaritana, anche se il quinto posto finale non permetterà alla squadra di Loi di raggiungere la tanto sognata promozione. Non ancora, almeno.