È la prima giornata del campionato di serie A, stagione 1993-1994. Il Cagliari si è qualificato in Coppa Uefa nel campionato precedente ed è atteso da una stagione che sarà più pesante delle precedenti, se non altro a causa del moltiplicarsi degli impegni. I vertici societari sono cambiati l’anno prima e al timone c’è Massimo Cellino mentre Carletto Mazzone è stato sostituito da Gigi Radice. Il rapporto tra il neo tecnico e il patron rossoblù non è tranquillo: a causa di un pre-campionato disastroso e della preferenza dell’allenatore per il gioco a zona, difficile da assimilare per i giocatori, il presidente si decide a dare il benservito a Radice alla vigilia della prima gara di campionato, che i rossoblù giocheranno in trasferta, sul campo neutro di Bologna, contro l’Atalanta.
Radice però è inamovibile: rifiuta l’esonero e pretende di sedersi comunque sulla panchina cagliaritana, rinunciando anche al suo sistema di gioco.
È il disastro. I giocatori sono disorientati e, infatti, perdono quella gara per 5-2. L’unica nota positiva è l’autentica esplosione di Julio Cesar Dely Valdés, autore della doppietta rossoblù e soprannominato in seguito, l’”angelo nero”.
Di quella gara, a parte la grande partita del panamense, si ricordano gli esordi in maglia rossoblù di Valerio Fiori e Max Allegri, tanto atteso dal popolo rossoblù ma che deluderà presto le attese: di lui si ricorderanno più le bizze fuori dal campo che le prodezze sul terreno di gioco. Si è rifatto sulla panchina sarda qualche anno dopo.
Per quanto riguarda Gigi Radice e il proseguo del campionato del Cagliari è storia nota: dalla seconda giornata il brianzolo sarà sostituito sulla panchina da Bruno Giorgi che condurrà il Cagliari al dodicesimo posto in campionato e ad una fantastica semifinale di Coppa Uefa.