È il 19 giugno 1974. Il palcoscenico è quello del Neckarstadion di Stoccarda e Italia e Argentina sono in campo per disputare la seconda gara del primo turno del Campionato del Mondo, che si svolgeva nell’allora Germania Ovest. La squadra di Valcareggi, reduce dalla vittoria per 3-1 nel primo turno ai danni di Haiti, era la favorita per il titolo, insieme al Brasile. Come poteva essere diversamente, considerato il grande torneo disputato quattro anni prima dagli italiani?
Gli azzurri pareggiarono per 1-1 ma, ancora più importante per noi sardi, quella partita verrà ricordata dai calciofili perché segnò il definitivo addio di Gigi Riva alla maglia della Nazionale. Non riuscì nemmeno a giocare l’ultima partita del girone, quattro giorni dopo contro la Polonia, perché il CT gli preferì Giorgio Chinaglia: quella squadra non superò il turno e tornò a casa a causa della differenza-reti sfavorevole nei confronti degli stessi sudamericani.
Quella partita segnò diversi addii: di Rombo di Tuono alla Nazionale (che, con 35 reti in 42 gare, detiene ancora il record), di Ferruccio Valcareggi (Messico ’70 era un’esperienza difficilmente ripetibile e decise di tornare ad allenare squadre di club, come Verona, Roma e Fiorentina) e dei giocatori rossoblù alla maglia della Nazionale. Per rivedere un altro cagliaritano in azzurro bisognerà aspettare il 1981 e la convocazione di Franco Selvaggi.
Oggi sono quarant’anni da quell’addio di Riva: negli anni sono passati in azzurro tanti giocatori che hanno rappresentato la maglia del Cagliari ma mai nessuno è stato importante come lui. Grazie Gigi.