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Canoa e kayak in Sardegna, percorsi tra flora e fauna, grotte e montagne

Dall’Asinara a Chia, sul Cedrino o sul Coghinas, alla scoperta dell’isola a pelo d’acqua

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Lo scrittore e poeta brasiliano Paulo Coelho sostiene che “L'acqua di un fiume si adatta al cammino possibile, senza dimenticare il proprio obiettivo: il mare” ed infatti, osservando un canoista sul fiume, si ha proprio la sensazione di osservare uno scivolamento lento, un andatura placida che delicatamente punta verso il mare.

È certamente innegabile che la Sardegna sia una tra le località balneari più belle e desiderate del mondo; tuttavia, è innegabile che il binomio che lega questa terra al mare sia oggi superato poiché l’isola offre ancora di più. 
Se le coste fanno innamorare, bisogna ammettere che l’entroterra e la sua natura conquistano definitivamente cuore, occhi e mente di chi decide di scoprire questa terra millenaria.

Per sua natura la Sardegna, quindi, è lo scenario ideale per chi decidesse di esplorarne la natura da un diverso punto di vista, sempre sull’acqua, ma questa volta quella di un fiume o in arrivo dal mare.

A bordo di canoa o kayak, e armati di zaino, pagaia e tutto l’occorrente è possibile partire alla scoperta degli scenari unici di quest’isola ed entrare in contatto con la sua natura, in tutte le stagioni dell’anno.

 Un punto di vista privilegiato inoltre che permette di scoprire e osservare non solo la flora ma anche una importante parte della fauna sarda poiché di frequente ci si può imbattere in anatre, oche, martin pescatori, cigni, aironi e tanto altro. Non di meno, tuttavia, sarà possibile addentrarsi alla scoperta di grotte, anfratti, baie avendo la possibilità di osservarli a pelo d’acqua.

Gli amanti del canoismo che privilegiano andare alla scoperta delle coste troveranno uno scenario ideale nelle acque cristalline del Golfo di Orosei, in particolare a Cala Gonone. Qui i paesaggi mozzafiato e le meraviglie che si scorgono nei suoi fondali rendono questo scorcio dell’isola come uno dei più amati della Sardegna.

Canoismo marino molto praticato e ricercato anche nell’area di Capo Caccia, sempre nel nord dell’isola dove, tra tracciati di diverse difficoltà, è possibile esplorare i percorsi dell’Asinara, Stintino o ancora La Maddalena o Caprera o Spargi.

Indubbiamente meritevole di attenzione in particolare l’escursione in kayak o canoa di La Maddalena per la quale potrebbe essere necessario più di una giornata in quanto comprende anche la visita a Caprera e Santo Stefano.

Scendendo lungo il versante orientale, dedichiamo un momento all’escursione ogliastrina con partenza da Cardedu che, passando per le cale di Su Sirboni, Capo d’Asta e Cala Luas, ci conduce alla Marina di Gairo.
Giunti qui, impossibile privarsi di una visita al vecchio borgo di Gairo, piccolo abitato abbandonato dalla popolazione a seguito dell’alluvione del 1951 e ricostruito, a causa del mancato accordo tra gli abitanti, in tre nuove località: Gairo Sant’Elena, Gairo Taquisara e Gairo Cardedu.

Restando ancora nell’ambito del canoismo in mare, impossibile non citare, sempre sul versante sud-orientale, la costa tra Villasimius e Costa Rei oppure sul versante sud-occidentale la stupenda costa tra Pula e Chia.

L’escursione di Villasimius, località molto nota del sud Sardegna, è particolarmente meritevole poiché comprende anche la visita all’Isola dei Cavoli dove sarà possibile addirittura visitare il Faro e ammirare con discrezione i nidi dei falchi pellegrini, dei cormorani e dei gabbiani che hanno scelto questa piccola isola come loro dimora.

Altrettanto meravigliosa, su altro versante, è l’escursione di Chia che da Tuerredda ci accompagna verso Capo Malfatano per arrivare, tra calette, torri secoli e rocce si arriva alla antica torre di avvistamento di epoca spagnola, Torre di Piscinnì.

Infine, restando ancora nell’ambito del canoismo marino, risulta meritevole di menzione anche l’escursione di Molara e Tavolara, verso l’Area Marina Protetta passando ad esempio per Punta Pedrosu, Cala di Chiesa e Cala Spagnola.

Spostandoci invece all’ambito fluviale, che regala un’esperienza di scoperta dedicata all’entroterra, dobbiamo prima di tutto dividere le tipologie di escursione: su lago o su fiume.

Nei pressi di Dorgali, vicino Oliena in provincia di Nùoro, troviamo il Lago Cedrino, un bacino artificiale costruito nei primi anni Ottanta; quest’esperienza permette di ammirare paesaggi spettacolari, vegetazione rigogliosa e colline di sfondo. 

Questa escursione regala inoltre la visione delle severe pareti rocciose delle montagne con la possibilità di scorgere i suoi abitanti quali ad esempio cinghiali o mufloni, ma anche aironi 

Per quanto riguarda invece una interessantissima escursione sul fiume, possiamo segnalare l’esperienza in kayak sulle acque del fiume Coghinas che, con il suoi centosedici km di lunghezza è il terzo fiume per importanza dell’isola dopo il Tirso ed il Flumendosa, e che nasce in Gallura nell’altopiano di Buddusò, lungo il percorso verso il mare raccoglie le acque di diversi affluenti per poi sfociare nel golfo dell’Asinara all’altezza di Valledoria.

Prendendo il via dalle Terme di Casteldoria, quest’escursione ha il piacere di regalare numerosi scorci meritevoli di macchia mediterranea e una fauna vivace in particolar modo di aironi, anatre, gabbianelle ma anche falchetti.

 

Progetto promosso dalla Regione Sardegna, Assessorato al Turismo

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