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Palazzi storici di Cagliari: la Scala di Ferro

Da Bastione dei Morti a hotel di lusso, la scommessa vinta dell’imprenditore piemontese Cerruti

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La storia di una città la si rivede spesso, ed anzi soprattutto, percorrendo le sue vie e ammirandone le strade, le piazze, i monumenti ed i suoi palazzi.

Cagliari ad esempio è una città molto antica, la cui storia è passata più volte di mano in mano dai punici ai romani, dai pisani agli aragonesi, agli spagnoli nel periodo medioevale, attraversando il Rinascimento per arrivare al Liberty dei primi del 1900 e giungere fino ad oggi.

Lungo questi secoli di storia sono certamente tantissimi i monumenti di pregio e valore sebbene occorra sottolineare come anche numerosi palazzi e palazzotti siano ugualmente degni di merito e ammirazione.

Impossibile in questa sede citarli tutti ma una menzione la merita certamente la Scala di Ferro, palazzo del tardo Ottocento nel tipico stile neogotico, edificato sulla struttura di un baluardo difensivo del secolo XVI già noto come Bastione di Monserrato.

L’ingegnere Rocco Cappellino nel 1562 aveva ricevuto l’incarico di fortificare il versante orientale dello storico quartiere della Marina, ma la storia di questo palazzo è decisamente mutevole e varia.

Originariamente intitolato a San Giacomo venne rinominato nel 1604 quando i monaci benedettini vi trasferirono il loro convento intitolandolo alla Vergine di Monserrat; sul finire del 1700 e fino al 1813 divenne noto come il Bastione dei Morti poiché luogo delle sepolture di marinai e militari del vicino Ospedale Militare.

È solo con la dismissione per Regio Decreto del 1867 che la sua destinazione d’uso variò da struttura militare a struttura per privati grazie al quale, quasi subito, vi fu installato uno stabilimento balneare in acqua dolce con, per una porzione, una struttura alberghiera ribattezzata, tempo dopo, come Scala di Ferro, molto nota presso i cagliaritani.

I lavori di adeguamento purtroppo conservarono solamente la pianta a cinque lati, con la facciata sul viale Regina Margherita in stile Neogotico (del quale rappresenta uno dei simboli più interessanti della città) con le due torrette a falsa merlatura.

Nella Cagliari a cavallo tra il 1800 ed i primi del 1900, il Bagno Cerruti, dal nome del suo fondatore, che venne poi ribattezzato come la Scala di Ferro, era un hotel particolarmente conosciuto, ovviamente tra gli ambienti altolocati dell’epoca, per il lusso delle sue sale e dei suoi ambienti, le stanze con la vista sul golfo della città, un elegante giardino interno, abbellito dalla fontana progettata da Sartorio, con annesse terme.

Una curiosità legata a questo palazzo: tra le prime strutture in città, nel 1877 l’hotel Scala di Ferro sposa la tecnologia divenendo completamente elettrificato.

Il fondatore Cerruti inoltre, imprenditore piemontese decisamente lungimirante, aveva edificato nell’area adiacente il Teatro Diurno, con annessi camerini per gli artisti e le maestranze, e la Ghiacciaia Cerruti tramite la quale importava il ghiaccio niente meno che dalla Lapponia verso la quale esportava sale.

La Scala di Ferro vanta tra i suoi ospiti numerosi nomi illustri tra i quali possiamo ricordare Lawrence, D’annunzio, Marinetti, Quasimodo, Carlo Levi, Sibilla Aleramo, la coppia d’oro del ciclismo Coppi – Bartali e persino il principe della risata, il Principe De Curtis ma per tutti semplicemente Totò.

Dal 1964 la struttura ricettiva cambia nome ma, nonostante i restauri interni, mantiene il fascino indiscusso dell’epopea d’oro grazie all’immutata facciata mentre, un’altra parte della struttura con affaccio interno al quartiere, ospita la sede del Prefettura di Cagliari.

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