Perché?

L’estremo difensore del Cagliari sta attraversando una fase difficile e delicata della sua seconda esperienza in rossoblù

Fabio Loi
11/11/2016
Approfondimenti
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Da grande punto di riferimento a grande punto interrogativo. Una situazione così difficile e delicata il portiere del Cagliari, Marco Storari, alla sua seconda esperienza con la squadra sarda dopo quella del 2008, certamente non se la sarebbe mai immaginata.

Il numero 30 della formazione isolana è finito sul banco degli imputati per le sue prestazioni che, ultimamente, sono state obiettivamente deludenti e insoddisfacenti. Un’involuzione inspiegabile e improvvisa per un giocatore così esperto come lui. Perché tutto questo? Che cosa può essere successo all’estremo difensore?

Oltre ai flop sul terreno di gioco, potrebbero averlo condizionato anche un ipotetico calo fisico o anche (forse) il fatto di aver perso la fascia di capitano, durante il periodo di assenza di Daniele Dessena.

L’ultima partita disputata dal Cagliari all’Olimpico contro il Torino è la prova provata di come il portiere sia andato letteralmente in bambola in gran parte delle azioni che hanno portato alle segnature dei granata.

Da questo quadro, emerge chiaramente come ci sia il bisogno urgente di una riflessione accurata su tale situazione. È necessaria una scossa importante e al tempo stesso decisiva per far sì che Storari possa ritornare a grandi livelli e ad essere la colonna portante della squadra cagliaritana.

Il noto filosofo romano, Lucio Anneo Seneca, diceva: “Le difficoltà rafforzano la mente, ed è nelle difficoltà che si vede un campione”. 

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