“Inserite il gettone. Nuovo giro, nuova corsa”. Una frase ricorrente nella nostra adolescenza. Chi più e chi meno ha avuto la fortuna di passare qualche giornata nelle giostre. Ecco, chi non ha avuto questo piacere, sta provando le stesse emozioni con il Cagliari.
Se dovessimo accomunare la squadra sarda ad un’attrazione dei parchi di divertimento la scelta ricadrebbe sicuramente sulle montagne russe.
Un insieme di emozioni. L’adrenalina al momento della salita, l’ansia al momento della discesa (o del giro della morte). Un po’ come le vittorie che portano a sognare un posto in Europa (ma l’obiettivo, sia chiaro, rimane una salvezza tranquilla) e le sconfitte che scoraggiano e fanno pensare al peggio.
E - ad eccezione delle tre vittorie consecutive che hanno illuso l’ambiente - il Cagliari sta vivendo una stagione discontinua, ricca di sali e scendi, piena di ostacoli, di ansie e di adrenalina pura. Dall’esaltazione alla rabbia, dalla gioia alla delusione. Dalle positive e - in parte - convincenti vittorie casalinghe alle batoste (e “umiliazioni”) lontane dalla terra sarda.
Probabilmente, questo cammino sarà sufficiente a garantire la salvezza al Cagliari, però che ansia!