Lo scorso anno, di questi tempi, la Fiorentina di Paulo Sousa si trovava al comando della classifica e incantava tutta Italia. Era una squadra che raccoglieva soltanto applausi ed elogi e che esprimeva un calcio spettacolare, soprattutto nella prima parte del campionato. Oggi le cose sono un po' diverse. L’allenatore è sempre Sousa e la squadra è praticamente la stessa dello scorso anno. Ma è la classifica che è cambiata. I viola, infatti, hanno raccolto ad oggi soltanto 9 punti in 8 giornate. Poco. Troppo poco per una squadra che ad inizio stagione puntava a ben altri obbiettivi.
Ma oltre alla crisi di risultati preoccupa l’involuzione del gioco. Un gioco completamente diverso da quello che si è visto lo scorso anno, meno offensivo, più lento e che mette in risalto le qualità del reparto difensivo (sicuramente tra i più solidi della categoria), a scapito soprattutto l’attacco.
I numeri ci dicono che la Fiorentina ha segnato soltanto 6 reti. Kalinic ha smesso di far gol(almeno in campionato). L'attaccante croato sembra esser un lontano parente di quello che si è visto lo scorso anno quando trascinava la squadra gigliata nelle posizioni alte della classifica. Al momento ha fatto meglio Babacar (2 reti in serie A e 3 in Europa League) ma serve ben altro. E qui che Paulo Sousa deve intervenire, nella valorizzazione di un giocatore che potenzialmente avrebbe potuto fare molto di più in carriera. Al momento è lui il bomber della Fiorentina ma nelle gerarchie di Sousa rimane dietro Kalinic e Ilicic.
Se in campionato le cose non vanno come dovrebbero andare, in Europa la Fiorentina comanda. I viola, infatti, sono primi nel gruppo J di Europa League (con 7 punti) e la qualificazione non è al momento in discussione. La vittoria di questa settimana contro lo Slovan Liberec ha scacciato qualche malumore interno, nato soprattutto dopo il deludente pareggio di domenica scorsa con l’Atalanta.
Servirà necessariamente invertire la rotta, a partire dalla trasferta di Cagliari. Per farlo Sousa sarebbe indeciso sul modulo. Il dubbio è se confermare il 4-3-1-2 (modulo utilizzato contro lo Slovan Liberec) o passare al 3-4-1-2, usato più in campionato. Al momento è difficile prevedere lo schieramento tattico con cui la Fiorentina scenderà in campo, ma nelle ultime ore sta prendendo piede la prima soluzione.
Quindi un 4-3-1-2, con Tatarusanu tra i pali e una linea arretrata composta da Salcedo, Astori, Rodriguez e Tomovic. Ci potrebbero essere grandi novità a centrocampo. In regia (se questo dovesse essere il modulo) dovrebbe partire Vecino, con Badelj che andrebbe a sedersi in panchina. L’ex Cagliari dovrebbe essere affiancato da Bernardeschi (a destra) e Milic (a sinistra), mentre Borja Valero agirà da trequartista alle spalle di Kalinic e uno tra Ilicic e Babacar (con il primo è favorito).
La trasferta di Cagliari sarà un test fondamentale per la Fiorentina. Sousa, nonostante alcuni rumours, non sarebbe in discussione. Ma se al Sant’Elia non dovessero arrivare punti per la Viola le cose si metterebbero male. E la panchina di Sousa potrebbe traballare sul serio.