In origine fu la B… ora si affronteranno nella massima serie. Cagliari e Crotone stanno per scrivere la terza pagina della loro rivalità sportiva. Nella scorsa annata cadetta, le due compagini diedero vita ad un magnifico duello fino all’ultima giornata, appassionando tifosi e semplici addetti ai lavori. In quella stagione, sardi e calabresi vinsero una volta a testa negli scontri diretti. Rispetto ad un anno fa, tuttavia, le cose sono decisamente cambiate.
In primo luogo, le strategie di mercato delle società presiedute rispettivamente da Giulini e Vrenna sono state completamente differenti: se da una parte si è optato verso l’acquisto di giocatori già pronti per la A e con un bagaglio di esperienza notevole, dall’altra si è cercato di mantenere l’intelaiatura costruita un anno fa con l’aggiunta di qualche innesto giovane e di qualità. Inoltre è cambiato qualcosa per quanto concerne gli allenatori.
Mentre la formazione isolana ha confermato alla guida tecnica Massimo Rastelli, per i calabresi, invece, c’è stato un cambio “obbligato”: l’addio di Juric (direzione Genoa), ha aperto la strada all’inizio di una nuova epoca: alla fine, la dirigenza ha optato per l’arrivo dell’ex allenatore di Bari e Livorno, Davide Nicola.
In questo inizio di campionato, le situazioni delle due formazioni sono state diametralmente opposte: i rossoblù hanno conquistato 7 punti mentre i rossoblù calabresi ne hanno portato a casa solo uno.
Domenica al Sant’Elia, però, in occasione del III atto tra Cagliari e Crotone, i numeri non conteranno più, con le due squadre che avranno un obiettivo comune da perseguire: vincere.