Un finale su cui riflettere

Il Cagliari ha rischiato di vanificare il goal di Joao Pedro attraverso un evidente calo nel finale

Marco Castoni
28/09/2016
Approfondimenti
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Il Cagliari centra la seconda vittoria stagionale contribuendo così a mantenere inviolato il Sant’Elia, al cospetto di un Sampdoria che ha fatto ben poco durante i novanta minuti per meritare qualcosa in più.

La squadra rossoblù spinta dalla solita partecipazione dei suoi tifosi, è scesa in campo dimostrandosi almeno nel primo quarto d’ora, determinata e conscia della posta in palio. Tuttavia ancora troppe sono state le pause che hanno caratterizzato le prestazioni della formazione guidata da Rastelli.

Anche il match con i liguri non ha fatto eccezione, i rossoblù sono apparsi incapaci di chiudere la contesa attraverso il goal del raddoppio e il pareggio di Fernandes ha rischiato di rendere inutile quanto costruito con fatica nel corso della contesa. Sau e compagni infatti dopo il vantaggio di Joao Pedro hanno limitato il proprio raggio d’azione, incapaci di creare buone trame di gioco, atte ad innescare la coppia formata dal neo capitano e Borriello. Uno spartito speculare ha visto d’altra parte una Samp confusionaria che ha provato con tiri da fuori e poco altro a ribaltare il risultato.

Il Cagliari ha continuato a cullarsi su tale situazione attendendo che le lancette proseguissero a girare, speculando su un vantaggio risicato che raramente ha visto nascere azioni favorevoli al suo incremento. L’assenza perdurante di un giocatore rapido e veloce come Farias non ha consentito di dare una svolta alla partita sfruttando l’arma del contropiede a cospetto di una formazione di Giampaolo sempre più sbilanciata in avanti nel forcing finale.

Una partita che dovrà necessariamente lasciare un insegnamento prezioso e divenire spunto di riflessione, poiché non sempre potrà esserci il Viviano di turno che regala goal e lieto fine, mascherando solite lacune.

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