“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” – diceva John Belushi (nella parte di Bluto) in “Animal House”, film americano del 1978 diretto da John Landis. Questa frase, tra le più note del cinema di fine anni 70’, viene utilizzata soprattutto in ambito sportivo per dare il meglio di sé stessi, in vista di una sfida che si preannuncia complicata.
Nei momenti difficili, infatti, bisogna sempre ragionare, perché si può uscire dal tunnel usando la testa. Dopo la disfatta per 4-0 con la Juventus allo Stadium, il Cagliari sembra aver perso totalmente la bussola. È risaputo che la Serie A è un torneo insidioso e pieno di trappole, tuttavia è proprio in queste dinamiche che si vede se il collettivo ha la forza di reagire ad un momento così delicato.
La preoccupazione per il black out di mercoledì sera a Torino contro i pluri scudettati bianconeri è tanta ed è stata altresì testimoniata dall’allenatore rossoblù, Massimo Rastelli, nella conferenza stampa post Juventus-Cagliari: "Se contro le grandi squadre entri in campo molle, perdi. Ora dobbiamo reagire"- ha dichiarato il mister campano-. È altrettanto vero, quindi, che quando si vuole, tutto si può.
Le prossime due partite contro Sampdoria e Crotone sono di notevole importanza per la formazione isolana: conterà sia il risultato che la psicologia complessiva di una squadra che farà di tutto, pur di mantenere la massima categoria conquistata qualche mese fa. Niccolò Macchiavelli, fondatore della scienza politica moderna, affermava: “Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà”.
Il Cagliari vorrà reagire immediatamente, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.