Archiviata la preziosa prima vittoria in campionato, il Cagliari è subito chiamato nuovamente in campo. Domani a Torino si gioca contro la Juventus. Una gara sulla carta quasi impossibile per i rossoblù di Rastelli che ad ogni modo cercheranno di vendere cara la pelle. Mai dire mai, nonostante davanti ci saranno i super Campioni d’Italia che vorranno peraltro riscattare la sconfitta rimediata contro l’Inter.
Stamani, dopo l’allenamento, conferenza stampa di Massimo Rastelli. Come sempre seguiremo live l’evento.
Il Mister è atteso in sala stampa per le 12:30. Benvenuti dal Centro Sportivo di Asseminello, tra poco Rastelli incontrerà i cronisti alla vigilia della gara contro la Juventus.
Ecco il mister, inizia la conferenza. Ecco le dichiarazioni di Rastelli:
"Quando si vince si vorrebbe avere più tempo per godersela di più e per preparare al meglio questa gara importante. Se potessi farei scendere in campo la stessa formazione di domenica. Primo perché isla ha un problema fisico e poi perché abbiamo diversi acciaccati. Può darsi che dovrò cambiare qualcosa, valuterò domani e vedrò chi se la sente di giocare.
Di Gennaro? Ha recuperato completamente e domenica non volevo rischiarlo. Storari? Assolutamente in campo. Stiamo cercando di creare una mentalità e di affrontare tutte le gare con lo stesso spirito e atteggiamento. Dobbiamo pressare e dobbiamo essere bravi, se necessario, a difenderci. Ce la dobbiamo giocare, affronteremo la squadra migliore degli ultimi cinque anni e dobbiamo uscire dal campo a testa alta e, possibilmente, con qualche punto.
Abbiamo ancora tanto da lavorare, abbiamo avuto diversi problemi lungo la strada ma domenica si sono già visti dei miglioramenti che però devono andare sempre a crescere. In questi giorni abbiamo potuto fare poco in vista di domani, ma c'è disponibilità.
La sconfitta della Juve ci insegna che non si vince a tavolino e che tutte le partite si devono giocare. La stessa Juve l'anno scorso a inizio campionato ha avuto difficolta. Noi dobbiamo prendere i punti deboli della Juve e sfruttarli.
Meglio essere la Juve della B o una squadra che deve salvarsi? "Juve della B" è un appellativo che ci hanno dato gli altri e avevamo l'obiettivo di vincere il campionato. Quest'anno abbiamo un altro compito è sappiamo che domani non abbiamo niente da perdere. Anche se abbiamo obiettivi diversi abbiamo la stessa mentalità e dobbiamo sempre fare risultato.
Cosa non mi è piaciuto della gara di domenica? Dieci minuti a metà del primo tempo, tra il 27 e il 35, in cui l'Atalanta ha creato qualche situazione pericolosa e abbiamo concesso troppo. Forse volevamo solo tirare un po' il fiato, perché tenere ritmi alti con il caldo non è semplice. Però poi i ragazzi si sono ripresi e ha tenuto in pugno la gara nel resto della partita e ha avuto solidità difensiva. Sono molto soddisfatto, è stato un grande passo in avanti ma ne dobbiamo fare altri.
João Pedro? Ha speso tantissimo e avevo il dubbio se schierarlo o meno domenica. Ha fatto un'ora da grande calciatore. Devo vedere se se la sente di giocare. La formazione la deciderò domani mattina, forse dopo pranzo.
Pisacane si è meritato la A con la serietà e per tutto quello che ha fatto. So che persona è e forse si è meritato questa occasione anche più di me. Ha fatto un grande lavoro anche se ha avuto qualche difficoltà. La sua storia e ciò che ha provato credo abbia emozionato tutta Italia. Anche io ho debuttato in A a 30 anni e so cosa si prova. Sono contento per lui".