2x1: la formula vincente rossoblù

Rastelli può contare su due interpreti per ruolo

Marco Castoni
09/09/2016
Approfondimenti
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La dirigenza rossoblù ha chiuso la sessione di mercato da assoluta protagonista, riconsegnando a Rastelli una squadra che senza timore d’essere smentiti, appare come una delle migliori degli ultimi 20 anni. Non solo in termini di qualità e profondità della rosa, ma il Cagliari 2016/2017 brilla per le molteplici soluzioni tattiche che di partita in partita possono esser considerate dal proprio allenatore.

Infatti la rosa rossoblù, vanta due interpreti per ruolo, che fanno della duttilità e del sacrificio il proprio marchio di fabbrica. Un insieme di giocatori vogliosi di affermarsi nel calcio che conta, fanno il paio con protagonisti navigati che grazie all’esperienza e al carisma possono trascinare l’intero gruppo.

Storari, ovvero il capitano che assicura leadership e tranquillità tra i pali, vede in Rafael un secondo di fiducia, grazie anche alla lunga esperienza maturata come titolare negli anni di Verona.

In difesa, Pisacane, Isla, Murru e l’ultimo arrivato Bittante, promettono un buon mix tra fase offensiva e quella di copertura, offrendo la garanzia di adattarsi sia ad una difesa a quattro che ad una che preveda una difesa a tre con due terzini spostati sulla mediana.

Nel cuore della retroguardia, Bruno Alves, Salamon, Ceppitelli e Capuano costituiscono una certezza indiscutibile, dove cattiveria, tempismo, determinazione e capacità di impostare la manovra, sono tutte caratteristiche padroneggiate sapientemente, in modo da offrire all’allenatore rossoblù un quartetto di sicuro affidamento.

In mediana l’arrivo di Tachtsidis, consegna un’alternativa importante a Davide Di Gennaro nel ruolo di regista, mentre ai loro fianchi i vari Ionita, Padoin, Dessena, Munari e all’occorrenza Barella e Isla, formano un ventaglio di centrocampisti che abbinano corsa e sacrificio, ma che non disdegnano la possibilità di rendersi pericolosi in zona goal.

Sulla trequarti, fatto salvo l’utilizzo di un modulo che non preveda la presenza del fantasista dietro le punte, Joao Pedro è il padrone assoluto della territorio che fa da raccordo tra la mediana e l’attacco. Alle sue spalle cresce un Barella che in occasione del match con la Roma ha mostrato quanto possa essere affidabile nell’immediato, mentre Farias rimane un’opzione percorribile solo in assenza del duo Barella-Pedro.

In attacco l’abbondanza regna sovrana, grazie alla presenza di diversi interpreti che portano in dote caratteristiche che si completano con il resto del reparto. Borriello è la classica prima punta in grado di fare goal ma sempre disponibile nello svolgere il lavoro sporco a servizio dei compagni, Sau e Farias abbinano tecnica e velocità con l’obbiettivo di trovare con continuità la via della rete, Melchiorri è sulla via del recupero convinto di poter fare bene anche in A, mentre Giannetti lavora in maniera forsennata al fine di farsi trovare pronto ogni qualvolta viene chiamato in causa.

Una rosa costruita ad hoc per alimentare i sogni e le speranze dei tifosi, con uno sguardo che si protrae ad un futuro immediato a cui bisogna presentarsi degnamente; quel futuro che preannuncia una nuova casa e i festeggiamenti per il centenario.

 

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