Roma hai fatto la stupida. Un’altra volta, un’altra sera. Ma questa volta è una di quelle sere che valgono un’intera stagione, già compromessa ad agosto. La sconfitta di martedì contro il Porto pesa come un macigno. Difficile da digerire per come è arrivata, difficile da accettare se poi succede che una bandiera come De Rossi (che si è fatto espellere per un intervento scellerato) viene messa in discussione.
Ripercussioni ce ne sono già, almeno in ottica mercato. La qualificazione in Champions avrebbe garantito alla Roma entrate per circa 30 milioni di euro. Una cifra considerevole, che il club capitolino avrebbe investito per colmare il vuoto lasciato a centrocampo dal partente Pjanic. L’obbiettivo era Borja Valero della Fiorentina. Era, appunto.
Perché al momento se non viene ceduto un pezzo da novanta come Manolas o Paredes la Roma dovrà rinunciare al centrocampista spagnolo.
L’altro aspetto che Spalletti dovrà curare sarà quello psicologico per salvare una stagione che di fatto non è ancora iniziata. Bisognerà ricreare nuovi equilibri all’interno dello spogliatoio, affinché non ci siano strascichi anche in campionato. E soprattutto, fare dell’Europa League il nuovo obbiettivo stagionale.
Sarà difficile prevedere con quale stato d’animo la Roma venga a giocare a Cagliari. Due sono le ipotesi, banali quanto vere. O rischia di crollare emotivamente, e quindi di sprofondare in una prima crisi dopo soltanto due giornate di campionato (e sarebbe uno scenario terribile da immaginare, essendo la Roma sulla carta la vera anti-Juve insieme a Napoli e Inter), oppure potrebbe reagire da grande squadra e rialzarsi, dopo la figuraccia rimediata all’Olimpico con il Porto.
La squadra comunque fa paura, soprattutto con un tridente (Salah - Dzeko - Perotti) che davvero non ha nulla da invidiare alla Juve dei vari Higuain, Dybala e compagnia cantante. La Roma deve ripartire da loro, ma anche dal ritrovato Strootman e dall’ex Nainggolan (da lui passano molte delle chance scudetto).
Contro il Cagliari i giallorossi dovrebbero scendere in campo con il consueto 4-3-3 “spallettiano”. Szczesny in porta (favorito su Allison), con Florenzi, Manolas e due neo acquisti Vermaelen e Emerson in difesa.
A centrocampo torna il tanto criticato De Rossi (non ci sono dubbi, capitan futuro si riscatterà dalla brutta prova contro il Porto), affiancato dal “ninja” Nainggolan e da Strootman.
Davanti, una attacco atomico: Salah, Perotti, Dzeko. Tradotto, 34 gol complessivi la scorsa stagione. E chissà quest’anno.