Il giocattolo non è stato smontato. Questa volta il presidente Preziosi ha preferito non smantellare la squadra come accadeva in casa Genoa ogni sessione di mercato. Perché se si dà uno sguardo al passato, spesso e volentieri capitava che i giocatori andassero in “Erasmus” nel capoluogo ligure, un po’ come gli studenti universitari quando vanno a studiare all’estero. Giusto sei mesi di ambientamento, da settembre a gennaio, o da gennaio a giugno, per conoscere la città, indossare per poco tempo la maglia del Genoa e poi salutare.
La musica però è cambiata. Meglio ripartire da quelle certezze che hanno fatto le fortune del Genoa la scorsa stagione: Perin tra i pali, Rincon a centrocampo e Pavoletti in attacco.
Non c’è più Gasperini ma c’è un suo allievo. É Ivan Juric, che torna a Genova con l’obbiettivo di far giocar bene la squadra, dopo il bel lavoro fatto a Crotone. Il nuovo tecnico del Grifone è all’esordio in serie A ma conosce bene la piazza, lui che ha vestito per quattro anni la maglia rossoblù e ha allenato due anni fa la primavera.
Si prosegue con il lavoro svolto negli ultimi anni da Gasperini, a prescindere dagli interpreti, con il 3-4-3 come modulo di riferimento. D’altronde Juric è cresciuto calcisticamente avendo Gasperini come allenatore, sia a Genova ma anche (e soprattutto) ai tempi di Crotone. Il modello da seguire non può non essere lui.
A parte le uscite di De Maio (sostituito con Gentiletti) e Tachtsidis, non ci sono grandi plusvalenze da registrare. Suso e Cerci sono rientrati al Milan dopo il prestito. Può pesare la partenza di Suso che ha trascinato nella seconda parte del campionato il Genoa. Ma l’arrivo del fantasista Ocompas dal Marsiglia fa rumore, soprattutto perché si parla di un giocatore che fino a qualche anno fa veniva corteggiato dal Barcellona.
A centrocampo, chiavi affidate a Veloso. Per il portoghese si tratta di un ritorno. Non una scommessa, ha classe, grinta, qualità ed esperienza.
Sulla carta il Genoa non dovrebbe essere immischiato nella lotta salvezza. Meglio però non dare nulla per scontato, anche perché se la squadra non gira Juric logicamente rischia.
Col Cagliari, in quella che sarà la prima partita di campionato, il Genoa potrebbe scendere in campo con Perin in porta, tre difensori a comporre la linea arretrata, quindi Burdisso, Izzo e Gentiletti. In mediana il duo Rincon - Veloso con Fiammozzi e Laxalt sugli esterni. Davanti, Pavoletti al centro affiancato da Pandev (in ballottaggio con Gakpé) a destra e Ocampos a sinistra.
Un gran arsenale, quello del Grifone.