Sau, Farias, Melchiorri, Giannetti. All'appello manca una punta. Ed ecco che potrebbe rispondere "presente" Marco Borriello, obiettivo dichiarato per l'attacco rossoblù.
Un nome importante, non futuribile ma che garantirebbe gol sin da subito. È la strategia dell'usato sicuro, quella che fa storcere il naso ma che poi paga sempre. Più di ogni scommessa. Marco ha 34 anni, tanti. Eppure, nelle dodici (!) squadre italiane in cui ha giocato ha sempre timbrato il cartellino con una regolarità eccellente.
Basti pensare all'ultima stagione: in teoria in fase calante, in pratica otto gol in ventisette gare e persino una lieve speranza di salire sul carro francese dell'Europeo.
Cagliari sarebbe la sua tredicesima piazza nel Belpaese, e la possibilità non è neppure così remota. È un pupillo di Capozucca, che aveva creduto fortemente in lui quando, nell'estate del 2007, lo portò a Genova, sponda rossoblù. Lui ripagò le fiducia con la miglior stagione della sua carriera, chiudendo terzo nella classifica marcatori (dopo essere stato in testa per tutto il campionato) dietro a due mostri sacri come Del Pierò e Trezeguet.
Capozucca, negli anni successivi, lo ha riportato a Genova ben due volte. Ora l'occasione per la quarta firma con Borriello, ancora in rossoblù, ma questa volta a Cagliari.
Marco sarebbe pronto ancora a ripagare la fiducia. Del resto a 34 anni Borriello vuole ancora dimostrare di poter essere quel bomber in grado di segnare in qualsiasi modo.
Il gol è nel sangue, a prescindere dal fatto che tu abbia 20 anni o quattordici in più.