Il profeta in patria

Analizziamo la stagione del giovane centrocampista Alessandro Deiola

Marco Castoni
10/06/2016
Approfondimenti
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Reduce da un’ottima stagione tra le fila del Tuttocuoio in Lega Pro, Alessandro Deiola è stato aggregato alla rosa incaricata di ritrovare la A, senza grosse pretese o aspettative. L’incoscienza dettata dalla giovane età, unita ad un bagaglio tecnico importante, hanno consentito a questo giovane centrocampista prodotto del vivaio rossoblù, di conquistare tra lo stupore generale la fiducia di Rastelli a partire dai primi giorni di ritiro.

I dividendi sono stati subito importanti ed hanno ampiamente giustificato la scelta effettuata dall’ex tecnico dell’Avellino. Il goal al Trapani nel secondo turno di Coppa Italia, ha fatto il paio con quello rifilato al Crotone nella prima giornata di campionato, consegnando un centrocampista moderno, dinamico, per nulla timoroso di fronte ad avversari ben più navigati, dotato di ottimi tempi d’inserimento e abilità balistiche che lo rendono pericoloso anche lontano dalla porta.

Un inizio folgorante ha lasciato spazio a qualche incertezza ampiamente pronosticabile, coincisa  tuttavia con altrettanti momenti non proprio positivi dell’intera squadra. Deiola ha continuato ad allenarsi con la solita dedizione aspettando nuovamente il proprio turno, facendosi trovare pronto e mostrandosi perfetto completamento di un centrocampo che si è caratterizzato come l’ago della bilancia delle sorti della squadra rossoblù.

Essere sardi e giocare nel Cagliari non è mai facile; le doti e l’atteggiamento mostrati da Deiola sembrano essere quelli giusti al fine di togliersi diverse soddisfazioni con la maglia rossoblù.

Deiola ha disputato un ottimo campionato d’esordio, forte è l’auspicio che la sua crescita possa coincidere con quella del nuovo Cagliari targato Giulini.

Voto alla stagione: 7,5

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