Antonio Balzano è stato uno dei pochi giocatori a meritarsi una valutazione positiva nella stagione costata la retrocessione e coincisa con il primo anno della gestione targata Giulini; l’ex terzino del Pescara infatti è sempre stato uno degli ultimi ad arrendersi, meritandosi gli apprezzamenti e diversi elogi da parte di tifosi e compagni.
Nel campionato che ha ridato la A ai colori rossoblù, Balzano ha dovuto combattere quotidianamente con Pisacane al fine di conquistare una maglia da titolare nell’out di destra. Una competizione che ha spronato entrambi a dare il massimo, togliendo tuttavia un pizzico di serenità al terzino arrivato in Sardegna dietro espressa richiesta di Zeman.
Quando è rimasto lontano dagli infortuni ed è stato schierato da titolare, Balzano come al solito non ha lesinato energie, provando ad abbinare spunti di qualità in fase offensiva ed attenzione in copertura. Un impegno costante che in diversi frangenti si è tradotto in un apporto non sempre efficace, poco lucido ed a tratti contrassegnato da un eccessivo nervosismo.
Un’annata in cui era lecito aspettarsi qualcosa in più da uno come lui, capace di contraddistinguersi come splendido protagonista nella stagione della promozione del Pescara.
L’esperienza appena conclusa in serie cadetta è stata foriera di diversi insegnamenti ed inevitabilmente servirà ad un ragazzo prossimo alla soglia dei trent’anni per riproporsi con maggiore credibilità e convinzione in un campionato che si preannuncia ricco d’insidie, ma che può regalare diverse soddisfazioni e nuove opportunità.
L’estate e la sessione di mercato diranno se Balzano continuerà a vestire i colori rossoblù, che comunque merita la possibilità di giocarsi le proprie chance anche in A.
Voto alla stagione: 6+