Dopo una sfortunata annata, il Cagliari aveva bisogno di ripartire subito e con una programmazione efficace che potesse permettere di tornare immediatamente in serie A. Affidate le chiavi del calciomercato ad un dirigente esperto come Stefano Capozucca, il presidente rossoblù Tommaso Giulini, a sorpresa, decise di puntare per la panchina cagliaritana su un tecnico che conoscesse la categoria cadetta: la scelta ricadde su Massimo Rastelli, campano, classe 1968. Una decisione inaspettata e che parte della tifoseria ha accolto con diffidenza.
Fin dalla conferenza stampa di presentazione, tuttavia, il neo tecnico rossoblù ha voluto mostrare subito la sua mentalità e l’obiettivo da raggiungere insieme alla sua nuova squadra: “Niente alternative, dobbiamo solo vincere e fare un campionato da protagonisti. Da tecnico ho sempre raggiunto l’obiettivo. In B ho fatto tredici anni da calciatore e due in panchina. Se non conosci la categoria fai fatica a trasmetterla. In B devi vincere sempre”. Nonostante i dubbi sul fatto che il sodalizio sardo abbia puntato su di lui, Rastelli si è dimostrato subito un record man.
Con la sua gestione, il Cagliari nel girone di andata ha totalizzato 43 punti in 20 partite (nella cadetteria solo Juventus e Sassuolo hanno fatto meglio). Una marcia inarrestabile che ha visto la formazione isolana tra le protagoniste del torneo.
Il 20 febbraio 2016, però, dopo la vittoria interna in rimonta per due a uno contro il Pescara, per i rossoblù è iniziato un periodo di crisi. A finire sul banco degli imputati è proprio Rastelli, reo, a detta di parte della tifoseria, di aver effettuato scelte tattiche errate e di non aver gestito adeguatamente la preparazione atletica della squadra, che è calata vistosamente durante il girone di ritorno.
Nonostante le evidenti difficoltà Rastelli, con il pieno appoggio della società, è riuscito a riportare il Cagliari ai fasti di inizio campionato. I risultati hanno dato ragione al tecnico campano che il 6 maggio completa l’opera, portando la sua squadra alla vittoria sul campo del Bari e conquistando la tanto attesa promozione nella massima serie e, a fine torneo, fa vincere al team sardo per la prima volta nella sua storia la serie B.
Una cavalcata trionfale sia per il Cagliari che per il suo allenatore, fattore determinante della stagione disputata dai rossoblù. Sotto la guida dell’allenatore di Torre del Greco, diversi giocatori sono stati protagonisti di un’annata fantastica: dai brasiliani Joao Pedro e Farias a Di Gennaro e Fossati, passando per Giannetti e Sau per citarne alcuni, oltre ad aver fatto crescere giocatori giovani come Deiola e Murru.
Centrando gli obiettivi stagionali, Rastelli ha dimostrato di essere un valore aggiunto importante per la società del presidente Giulini.
Cagliari- Rastelli, avanti insieme anche in A. Almeno per il prossimo biennio.