Storicamente il Cagliari e Cagliari garantiscono una molteplicità di fattori che consentono l’affermazione e il rilancio di diversi giocatori. Una città bagnata dal mare e dal sole, un pubblico presente e caloroso ma mai troppo severo, uniti ad una maglia che trasuda storia, tradizione e identità, aiutano i vari protagonisti che calcano il prato del Sant’Elia ad esprimere il proprio potenziale.
Salamon è l’ultimo di una lunga lista di giocatori che arrivati in rossoblù, si sono resi conto dell’opportunità che la squadra isolana poteva rappresentare. Il difensore polacco infatti, dopo diverse stagioni dedicate a peregrinare, sfiorare il calcio che conta, ha guidato la difesa con personalità garantendo un apporto costante per tutta la durata del campionato.
Abile in marcatura e nel gioco aereo, spesso e volentieri ha rivestito il ruolo di regista grazie ad un piede educato e buona visione di gioco. Il goal nel giorno della festa promozione e la convocazione nella lista di coloro che possono giocarsi una maglia in vista dell’Europeo con la nazionale polacca, è il coronamento di una stagione che avvalora ulteriormente il lavoro di una dirigenza capace di allestire una squadra di tutto rispetto.
Una rosa che avrà bisogno di qualche ritocco, ma che ha già al suo interno giocatori capaci di rappresentare la futura spina dorsale di una squadra che ha voglia ed ambizioni di togliersi le proprie soddisfazioni anche in A.
Dopo una stagione di tale levatura, iniziano a girare i primi rumors e non potrebbe essere altrimenti, attorno ad un giocatore che ha tutto per fare un ulteriore salto di qualità; tenerselo stretto in modo che possa diventare uno dei volti del nuovo corso del Cagliari, è un invito, ma anche un obbligo per una società abituata a regalare emozioni anche e soprattutto nel palcoscenico più prestigioso.