Un mix di giovani e di giocatori d'esperienza: questo doveva essere il Cagliari di Rastelli e questo è stato, con qualche baby di belle speranze come Deiola o Cerri e qualche 'vecchietto' dal sicuro affidamento. Uno su tutti Gianni Munari, lo specialista in promozioni.
Il centrocampista ex Samp era arrivato in Sardegna non al top della condizione, complici le pochissime partite disputate nel corso dell'anno precedente. Per questo motivo il suo inserimento nell'organico è avvenuto gradualmente, com diverse panchine collezionate nelle prime giornate.
Pian piano poi Rastelli ha iniziato a schierarlo, e col tempo si è accorto di non poterne fare a meno, arrivando a renderlo un pilastro imprescindibile per il Cagliari, specie dopo l'infortunio di capitan Dessena.
È stato proprio Munari, infatti, a raccogliere "l'eredità" del numero 16, sia a livello carismatico che a livello meramente tattico nello scacchiere di Rastelli.
Venerdì Gianni non sarà a disposizione per il match cruciale contro il Bari e per tutto il finale di campionato, a causa della squalifica per tre giornate pronunciata dal giudice sportivo: la sua si presenta come un'assenza pesantissima.
Sopperire alla assenza della sua leadership non sarà semplice. Soprattutto ora che la matematica chiama, siamo sicuri che con Munari sarebbe stato molto più semplice rispondere.