ESCLUSIVA. Bibi Velluzzi (GdS): Cagliari, “lo scossone”, “il padre padrone”, lo stadio e l’emiro

Il giornalista della Gazzetta dello Sport a tutto campo sul Cagliari le sue potenzialità, i suoi problemi

Marco Zucca
22/02/2014
Esclusiva
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Francesco Velluzzi, nota firma della Gazzetta dello Sport, è stato raggiunto dai nostri microfoni a Milano.

Il giornalista, da sempre legato alle vicende del Cagliari, ha voluto esprimere il proprio parere in merito alla compagine isolana. La quale, dopo l'ennesimo "scossone" (se tale lo si può definire) con l'esonero di Pulga, rischia seriamente di perdere la bussola.

"Non c'è la società, decide tutto Cellino, con operazioni molto dubbie". Così esordisce Velluzzi, riferendosi alla vicenda allenatore, e prosegue, volgendo l'attenzione al calciomercato: 

"Essendo un sardo vero, Cellino non desidera essere tradito. Non sopporta, infatti, che un giovane possa andare a giocare da altre parti".

Il giornalista dice la sua riguardo la possibile cessione della Cagliari Calcio alla Qatar Foundation:

"L'emiro è finto, non reale. È frutto della campagna elettorale. Le elezioni non hanno premiato Cappellacci, per cui sosteneva Cellino, dunque non si fa più nulla".

Una chiara allusione alle recenti elezioni regionali, vinte da Francesco Pigliaru. Probabilmente, nel caso in cui l'avesse spuntata il centro-destra con Cappellacci, si sarebbe potuto sviluppare un discorso con investitori provenienti dal Medio Oriente. Pigliaru, invece, è senza dubbio più "tradizionale" e restio a simili politiche.

Chiusura sulla tanto agognata e chiacchierata vicenda stadio. Il giornalista afferma:

"Il Cagliari è un patrimonio di utenza enorme. Occorre l'intesa sullo stadio. Ci sono una serie di aspetti burocratici da rispettare, che Cellino dimentica. Io sono stato bandito da Cellino per aver intervistato Zedda, che sottolineava come per lui fosse impossibile eseguire le cose che Cellino gli chiedeva".

Società, esoneri, stadio. Tre parole chiave emerse dal pensiero di Velluzzi, che possono essere riunite in una: incertezza.

Come uno, e solo, pare essere il protagonista di tutto questo: Massimo Cellino. Il presidente si spera possa al più presto risolvere le problematiche che attanagliano la società rossoblù, e risollevarla da una crisi che, nel caso in cui venisse aperta, non accennerebbe ad arrestarsi.

Il Cagliari è un patrimonio di valore inestimabile, l'orgoglio dei sardi, e non può, ne deve essere, maltrattato.

Ci pensi presidente, e ritorni sulla "retta via".

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