Massimo Cellino non smette di sorprendere. Il suo Leeds naviga (tra mille polemiche e dure contestazioni da parte della tifoseria dei bianchi) nell'anonimato della cadetteria inglese. Ma l'ex patron rossoblù ha un'idea su come risollevare le sorti sportive del club: ingaggiare Mourinho.
"Non sono una persona cattiva e non voglio far del male a nessuno. Quando la gente dice che sono disonesto, mi fa male", ha spiegato in una lunga intervista al 'Telegraph' il patron del club.
"Quando guardo un film, sono quello che vuole che vinca la polizia, non i cattivi. Alcuni pensano che io sia machiavellico. A volte faccio cose senza pensare, ma se faccio un errore le persone pensano che lo faccio apposta. Ma capisco i tifosi - ha aggiunto - forse se fossi nella loro posizione direi la stessa cosa. Sono così abituati a mangiare merda che non credono che qualcosa di buono potrebbe accadere".
Tra gli ultimi guai di Cellino, la nota vicenda giudiziaria su una sua dipendente, Lucy Ward, licenziata (così recita la sentenza) senza giusta causa per discriminazione sessuale.
"E’ stato un processo contro Massimo Cellino, non contro il Leeds. E' una bugia totale".
La questione allenatore:
"A Mourinho ho detto: se hai le palle, vieni ad allenare il Leeds. Portalo in Premier League e poi in Champions League. Mi ha chiamato Ancelotti e mi ha detto: Massimo, porta il club in Premier League e vengo da voi, perché l'unico posto che mi manca e dove voglio tornare è l'Inghilterra".