Cagliari - Stadio temporaneo, al vaglio le soluzioni: seguire la strada di Udine? Impossibile

Il club rossoblù studia le soluzioni per lo stadio temporaneo

Marco Zucca
15/04/2016
Approfondimenti
Condividi su:

All’orizzonte la nuova casa, quella che accoglierà il popolo rossoblù entro l’anno del centenario. Dinanzi agli occhi, nell’immediato futuro, le soluzioni per evitare di migrare ad Olbia o in un’altra regione d’Italia.

Il Cagliari è alla ricerca di un’area nella quale far sorgere uno stadio temporaneo, che sulla falsa riga di Is Arenas possa ospitare circa 15-16 mila spettatori.

Per tutti i tifosi che chiedono se, durante i lavori di demolizione e costruzione del nuovo impianto, che sorgerà sulle ceneri del Sant’Elia, possa venire attuato un lavoro simile al caso di Udine (dove restarono aperti alcuni settori dello stadio), è bene chiarire: Stefano Signorelli (responsabile infrastrutture della società rossoblù), a questa domanda, ha spiegato mesi fa che non sarebbe percorribile una simile strada, in quanto il Sant’Elia verrà demolito totalmente, e anche il terreno di gioco subirà un rifacimento. Nel caso del Friuli, invece, la tribuna centrale, ammodernata alcuni anni prima, non è stata soggetta ad ulteriori interventi, pertanto si può affermare che la struttura è stata rinnovata per i tre quarti, senza inficiare il campo.

Scartata (quasi) definitivamente la pista Is Arenas, sono dunque due le soluzioni prese in esame dal club sardo per costruire una casa temporanea. Il presidente rossoblù Giulini, in concerto con il sindaco Zedda, sta provando a trovare un’area che risponda a diverse caratteristiche, in primis la viabilità e l’impatto ambientale.

E' realistica l'ipotesi relativa all'area di San Bartolomeo, che gli scorsi anni ospitava il Matherland e che si trova a due passi dal Mercato Civico e dai parcheggi del Sant’Elia. Proprio i parcheggi e la viabilità già definita rappresentano un punto a favore.

Un'altra soluzione riguarda l’area di via San Paolo, situata poco più avanti della vecchia sede rossoblù di Viale La Playa e che è solita accogliere il circo: era stata già individuata da Massimo Cellino per costruire la Karalis Arena, ma i problemi con l’amministrazione cagliaritana l’avevano spinto a desistere e propendere per i terreni di Elmas. Sappiamo come la vicenda si è conclusa.

Due sono quindi le opzioni per evitare di lasciare il capoluogo isolano: il Cagliari farà il possibile per regalare una casa accogliente, prima del nuovo stadio a “4 stelle UEFA”, ai suoi tifosi.

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: