Con l’uscita di scena di Melchiorri, costretto a finire in anticipo il campionato a causa dei guai al ginocchio, che presumibilmente lo porteranno sotto i ferri già in settimana, Rastelli deve iniziare a guardarsi intorno per capire come sistemare il reparto offensivo in vista delle prossime gare, cruciali per la vittoria del campionato.
Se la condizione di Marco Sau, nonostante il gol allo scadere a Modena, sembra ancora molto lontana da quella mostrata nella prima parte di campionato, Alberto Cerri viene inserito più spesso quando c’è bisogno della sua fisicità per “spaccare” la partita e anche Diego Farias, nonostante i "lampi" come quello di Modena, non sembra al top, c’è un giocatore del reparto avanzato rossoblù che rappresenta una garanzia, ogni qualvolta mette piede in campo: parliamo di Niccolò Giannetti.
L’attaccante senese, nella gara di sabato scorso contro lo Spezia, ha avuto a disposizione solo diciannove minuti ma gli sono bastati a confezionare il gol che ha permesso ai rossoblù di accorciare le distanze sui liguri. Giannetti non gioca una gara dal primo minuto dalla sconfitta di Cesena, quella che ha segnato l’inizio del periodo più buio in questo campionato trionfale dei sardi.
Il giocatore ha finora collezionato 21 presenze, di cui dodici dal primo minuto, siglando sette gol, con una media di una rete ogni 152 minuti, in assoluto la migliore tra quelle degli attaccanti del Cagliari (ha scavalcato anche Farias, fino a sabato scorso il migliore tra i rossoblù).
Inoltre, cinque dei suoi sette gol sono arrivati in gare in cui ha giocato dal primo minuto (contro il Crotone, l’Entella, il Latina, l’Ascoli e la Salernitana).
Visto il momento poco felice del reparto avanzato sardo potrebbe essere arrivato il momento di Giannetti: con questi numero è d'obbligo.