Il Cagliari si ritrova suo malgrado a fare i conti con due sconfitte consecutive, che inevitabilmente vanno a minare le certezze acquisite nel corso di un torneo interminabile e ricco di insidie. Sicurezze che vengono messe in discussione da molteplici cause che hanno diritto di cittadinanza, ma non possono, o meglio non devono, spiegare tale flessione.
Il primo fattore che ha avuto un peso non indifferente risiede nelle conduzioni effettuate dai vari fischietti incontrati con Pescara e Novara in casa. Il tasso tecnico degli arbitri è oggettivamente scadente e foriero di nervosismo.
In secondo luogo, una condotta come quella espressa da Fossati lascia perplessi e induce ad un’attenta riflessione, a maggior ragione in vista di un torneo come quello futuro, che darà ancor meno possibilità di errori di tale levatura. Va da se, inoltre, che le diverse giornate di squalifica rimediate tolgano costanza e tranquillità ad un gruppo che ha dovuto fare i conti con uno schieramento mutevole per due sfide consecutive.
Vanno anche e giustamente considerati i diversi infortuni che hanno colpito molteplici interpreti della formazione di Rastelli. Giocatori importanti a cui difficilmente si può rinunciare, d'accordo, ma la rosa allestita in estate e perfezionata nel mercato di riparazione garantisce due validi protagonisti per ogni ruolo.
Viene dunque lecitamente da chiedersi quanto sia giusto tenere in considerazione tali argomenti e quanto, in virtù di una squadra nettamente più attrezzata delle altre concorrenti, sia necessario analizzare solo le prestazioni profuse nel rettangolo di gioco. La Serie B, con il suo calendario fitto, offre la possibilità di riprendersi prontamente senza se e senza ma: a Rastelli e i suoi ragazzi il compito di cancellare questi due passi falsi riacquistando fiducia e autorevolezza quanto prima.