La dura legge degli ex

Balzano, Salamon e Melchiorri sono pronti a punire il Pescara; mentre Capuano, causa infortunio, assisterà alla gara dalla tribuna

Pietro Piga
19/02/2016
Approfondimenti
Condividi su:

Quattro moschettieri (e non tre come da principio), sabato pomeriggio, ritroveranno il vecchio amore. Un amore, per due di loro durato un anno, per un altro tre primavere e per l'altro ancora, invece, un sentimento che difficilmente, anche con la distanza a far da ostacolo, cesserà di esistere.

I quattro moschettieri, con addosso l'armatura rossa e blu, rispondono al nome di Antonio Balzano, Marco Capuano, Federico Melchiorri e Bartosz Salamon. Tutti pronti ad accogliere, al Sant'Elia, il Pescara. Gioie e dolori (calcisticamente parlando) di un'avventura, a tinte biancocelesti, indimenticabile.

Partita speciale soprattutto per Capuano che, a malincuore, e a causa di uno sfortunato guaio muscolare, sarà in tribuna. Il difensore, infatti, non ha solo giocato per cinque stagioni nella formazione abruzzese divenendo uno degli artefici principali della scalata dalla Lega Pro alla serie A, ma a Pescara è nato e ha dato i primi calci ad un pallone.

Balzano, che col Delfino guidato da Zdenek Zeman ha conquistato la promozione nella massima serie (edizione 2011-2012), e di cui è stato il capitano, è uno dei superstiti, insieme a Capuano e Melchiorri, della gara d'andata. Per lui, dal 2011 al 2014, 104 presenze e una rete.

Più recente il passato in forza al Pescara per Melchiorri e Salamon: l'attaccante, in una sola stagione (quella scorsa), ha trascinato la squadra di Oddo, con 14 gol in 45 partite, fino alla finale playoff contro il Bologna. Il sogno della Serie A si è infranto proprio sulla traversa colpita dall'attuale giocatore del Cagliari. All'andata, fu curioso il siparietto che lo vide coinvolto appena venne sostituito, quando confuse le due panchine e andò verso quella biancoceleste.

Il difensore polacco, invece, vide da bordo campo la prima sfida. Nella passata Serie B, sia con Baroni che con Oddo sul ponte di comando, è stato uno dei punti fermi del pacchetto arretrato abruzzese, disputando 37 incontri e segnando una rete.

Dal 3 ottobre, quando il Cagliari venne sconfitto per la prima volta in campionato all'Adriatico, sono cambiate diverse cose: dalla classifica al momento di forma dei giocatori, che proveranno a rispettare la dura legge dell'ex, regalando un dispiacere al Pescara. 

Leggi altre notizie su Blog Cagliari Calcio 1920
Condividi su: