È diventato quasi un mistero, ed i tifosi non sono certo in grado di poter avere un’idea precisa, figuriamoci un giudizio, in merito ad Agim Ibraimi. Una sorta di oggetto misterioso, il macedone, domenica contro la Samp chiamato in campo al novantesimo. Arrivato a Cagliari per sostituire il brasiliano Thiago Ribeiro, Agim non trova spazio, mentre Ribeiro giocava, non sempre ma giocava e molto spesso dal primo minuto.
Le statistiche testimoniano quanta poca considerazione ricada sul macedone: 13 presenze per un totale di 299 minuti giocati. Tra i panchinari è il meno utilizzato da Mister
Lopez se non consideriamo i nuovi arrivi, il giovane Del Fabro e il “povero” Oikonomou. Cabrera ha collezionato 17 presenze per un totale di 668 minuti, Eriksson, nove presenze per 443 minuti, Nenè, tredici presenze per 516 minuti in campo. Ibraimi è partito titolare sono in due occasioni, contro il Bologna e l’Udinese ed in entrambe le gare è stato sostituito.
Ha il numero 10 nelle spalle Ibraimi, davvero una magra consolazione per lui ma anche per i tifosi che in maggioranza non capiscono il perché di questo trattamento nei confronti del fantasista rossoblù, capace di poter ricoprire più ruoli, dotato di una discreta tecnica, ma non in grado di potersi esprimere al meglio nel momento in cui non solo non gode di continuità ma vive di parentesi, apparizioni, comparse.
Ora a "farlo fuori" ci si è messa anche la tendinite...
Mister Lopez: perché non dare più spazio ad Ibraimi?