Davide Ballardini, reduce dalla breve esperienza in quel di Palermo, dove è stato esonerato soprattutto per “volere” di alcuni giocatori, ha parlato al quotidiano Repubblica del rapporto con i presidenti. Ha lavorato con Zamparini, Lotito, Preziosi e l’ex patron del Cagliari Cellino. L’allenatore si sofferma sulla sua ultima parentesi in terra sarda:
“A Cagliari sono stato tre volte. La terza non mi hanno pagato. Devo avere circa un milione netto. Si sono inventati la formula del licenziamento per giusta causa, accusandomi di uso improprio di un pc del club, che era in un’area aperta a tutti. Io non ho neanche la mail, gli schemi li disegno su un foglio.
Cellino? Dura la vita con lui. Mi chiamava anche alle tre di notte per la formazione. A volte con buone intuizioni, tipo Cossu regista. Io a un certo punto spegnevo il telefono e lui chiamava il mio vice.
Certi presidenti ti sgretolano il cervello. Il nostro calcio non si basa più su competenza e separazione dei ruoli ma sul profitto e sul mercanteggiare”.