Paolo Bianco: "A Cagliari i migliori anni della mia carriera. I sardi c'entrano poco con la B"

Le parole dell'ex difensore rossoblù ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com

Marco Zucca
02/12/2015
Interviste
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Ha concluso la carriera con la maglia del Sassuolo, ma in precedenza ha vestito anche quella del Cagliari. 3 stagioni in rossoblù, durante le quali ha ben figurato, proponendosi come uno dei difensori con il rendimento più costante in massima serie. L'ormai ex giocatore, attualmente vice allenatore della Primavera neroverde, ha parlato della sua esperienza in terra sarda e dell'attuale squadra cagliaritana impegnata nel campionato di B ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. Ecco le sue parole:

"Ho Cagliari ho trascorso tre anni spettacolari, forse i migliori della mia carriera. Mi sono trovato benissimo, sono stato sempre titolare, ho fatto più di 90 partite in Serie A. Ho conosciuto delle persone splendide, perché il popolo sardo è meraviglioso. Mi riconosco molto nei sardi, persone riservate e grandi lavoratori. Io e la mia famiglia ci siamo trovati benissimo a livello umano; da un punto di vista professionale ho avuto la fortuna di giocare in un club con una storia prestigiosa e con tanti compagni veramente forti. In panchina in quegli anni ho trovato grandi allenatori come Giampaolo, Ballardini e Allegri. Porterò sempre nel cuore il periodo di Cagliari e tuttora conservo un ottimo ricordo di tutti.

Penso che il Cagliari c'entri ben poco con la Serie B. Credo che sia addirittura più forte di quello dello scorso campionato, che giocava in A. Quello di Brescia è stato solo un passaggio a vuoto, ma i rossoblù si riprenderanno subito, perché  sono di gran lunga i più forti di questa Serie B. E' vero che non sempre i più forti vincono, ma in questo caso sono in testa e non faranno fatica a rimanerci fino a fine campionato. In rosa hanno un giocatore che io stimo da diversi anni, Federico Melchiorri. Anche se non è più giovanissimo potrà dire ben presto la sua anche in serie A.

Dessena? Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo. Pur facendo parte della categoria sono rimasto impressionato da quello che gli è successo. L'ho sempre visto come un calciatore forte e determinato e sono sicuro che tornerà più forte di prima".

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