Tra botte, fischi e provocazioni: al Picco la vittoria della svolta

Il Cagliari combatte, vince, convince e diventa devastante anche in trasferta

Davide Zedda
16/11/2015
Approfondimenti
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La gara di La Spezia come un vero e proprio esame di maturità. Il Cagliari sul banco degli imputati per un ruolino in trasferta per nulla convincente, sia in termini di punti raccolti che di gioco espresso. Una prova del nove nel giorno più difficile: otto assenze pesanti, un avversario (almeno sulla carta) di tutto rispetto, uno stadio caldo ed "avvelenato".

Dessena e compagni si son fatti valere, prima dal punto di vista caratteriale senza cadere nella trappola della continua provocazione, poi affrontando l'agonismo (e le botte) dei padroni di casa rispondendo colpo su colpo senza paura. Infine dimostrando tutta la superiorità con i fatti. Un super gol di Melchiorri per spezzare gli equilibri al termine del primo tempo, e a seguire, secondo ceffone rifilato ad inizio ripresa sempre grazie a Melchiorri, cecchino perfetto, che con un bel colpo di testa ha gonfiato la rete andando a chiudere virtualmente la contesa con largo anticipo.

Padroni di casa sulle ginocchia, possesso palla per gli uomini di Rastelli ai limiti della perfezione per la disperazione degli Aquilotti, supremazia arancione a tratti imbarazzante.

In pieno recupero, il 3-0. Melchiorri cerca di far segnare Giannetti, trovando invece sulla sua strada le gambe di Valentini ottenendo la deviazione "vincente".

Tutti a casa felici e vincenti. Il Cagliari festeggia sotto la curva dei tanti supporters rossoblù presenti al Picchio: così, come nulla fosse.

Tra fischi, provocazioni e botte, la banda Rastelli trova la vittoria della svolta. La più difficile: in piena emergenza, con grinta, carattere e qualità.

Ora, testa bassa e pedalare. Il campionato è ancora lungo, ma la luce della Serie A è sempre più forte ed illumina il cammino del Cagliari.

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