Al netto dei tanti ed importanti infortunati, Rastelli contro il Vicenza ha schierato quella che è sembrata essere la formazione migliore possibile. Pochi esperimenti, ma tante certezze che hanno prodotto tranquillità ed un risultato che nonostante un gioco ancora non troppo fluido, ha regalato l’ennesima vittoria tra le mura amiche.
Le assenze dei vari Capuano, Balzano e Sau sono importanti e tolgono cambi e varianti ad un tecnico sempre alla ricerca della squadra migliore da schierare a seconda del momento: finora 11 formazioni differenti in 11 partite di campionato.
Se la difesa, con il ritorno di Ceppitelli, il ritrovato Murru, la duttilità e l’abnegazione di Pisacane, uniti ad un Krajnc sempre più convincente, consente a Storari di essere impiegato sempre meno del corso di una partita, il centrocampo è il reparto che mostra ancora varie incognite. Nonostante ciò la contemporanea presenza di due registi consente a Dessena di dedicarsi alla sola fase di interdizione, vedendosi così sgravato dai compiti di costruzione, che al generoso capitano non appartengono più di tanto. Inoltre Fossati, pur sacrificandosi in fase di copertura, garantisce un’alternativa dai piedi buoni, indispensabile quando Di Gennaro si trova a dover fronteggiare una marcatura a uomo dedicatagli dall’allenatore avversario.
Nel corso del campionato sarà indispensabile l’apporto dei vari Deiola, Barella, Munari, Tello e quando schierato nella mediana anche di Joao Pedro, ma allo stato attuale il trio Fossati, Di Gennaro, Dessena sembra la migliore soluzione possibile.
Sulla trequarti il Cagliari vede il duo brasiliano Farias-Joao Pedro contendersi una maglia, ma al netto delle prestazioni finora profuse, nessuno dei due sembra essere un fantasista puro, idoneo a giocare dietro le punte. Entrambi sembrano adattarsi al ruolo con successi alterni, Pedro ancora alla ricerca della condizione e della collocazione migliore, Farias desideroso di sfruttare meglio le sue doti nella posizione di ala o in quella di seconda punta dove si è scoperto un realizzatore di razza.
Il tutto viene condito da un Melchiorri che continua nel lavoro di sacrificio per la squadra ed un Giannetti che si è guadagnato con merito una maglia da titolare in attesa del ritorno di Sau e della crescita di un Cerri che non perde occasione per dimostrare, ogni qualvolta scenda in campo, quali sono le proprie potenzialità.
Nel futuro prossimo la formazione titolare vedrà di sicuro qualche aggiustamento grazie al ritorno dei vari indisponibili, tuttavia la base di partenza regala tranquillità e tutte le doti per poter pensare ad una fuga immediata.