Correva l'anno 1975. Il Perugia ottiene una storica promozione in Serie A e lo Stadio Santa Giuliana diventa insufficiente per la nuova categoria. In fretta e furia viene progettato il "Comunale di Pian di Massiano":
i lavori iniziano d'estate e già in autunno l'impianto è pronto per il campionato, grazie all'utilizzo anche di numerosi materiali prefabbricati. Inizialmente era macante di una curva ed aveva dunque una insolita forma ad "U".
Nel 1977 avviene il fattaccio: Renato Curi, centrocampista degli umbri, ha un arresto cardiaco durante il match casalingo contro la Juventus e scompare prematuramente. Da quel giorno lo stadio porterà il suo nome.
Dagli anni novanta lo stadio ha subito tantissimi lavori di restyling, tra cui la tinteggiatura di tutti i seggiolini dell'impianto di colore rosso, fatta eccezione per quelli bianchi che compongono la scritta "AC Perugia" e "R Curi".
Oggi il Curi è la culla del Perugia, con 23.000 posti a sedere. Per ben sei volte ha ospitato la nazionale italiana.