È uno dei rossoblù più amati di sempre, forse perché lui alla maglia rossoblù è davvero legato, non solo per motivi professionali ma anche perché, essendo nato a pochi chilometri da Cagliari, è davvero difficile non fare di quei colori, i colori del proprio cuore.
Stiamo parlando di Gigi Piras e oggi, nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, cogliamo l’occasione per fargli gli auguri e ripercorrere la sua carriera.
Luigi Piras nasce a Selargius il 22 ottobre del 1954 e, a soli quindici anni, è già titolare nella squadra della sua città, il Selargius: il Cagliari ci mette poco a notarlo e a portarlo nelle giovanili rossoblù.
Il suo esordio nella massima serie è perfetto: è il 28 aprile del 1974 e il suo gol, nella gara interna contro la Fiorentina, permette ai sardi di conquistare i tre punti. Per lui questa è la prima e unica presenza in quella stagione, ma il ghiaccio con la massima serie è rotto.
Negli anni seguenti ha il difficile compito di sostituire il mito della squadra Gigi Riva, ormai a fine carriera, e diventa l’artefice della risalita in serie A, alla fine degli anni Settanta, in coppia con un altro sardo, Pietro Paolo Virdis, con cui costituisce la migliore coppia d’attacco della serie B (ventotto reti in trentotto giornate).
Il ritorno nella massima serie è molto positivo: i rossoblù collezionano un nono posto nel ‘79/’80 e un sesto posto nell’80/’81, che però non coincidono con le stagioni più prolifiche di Gigi Piras che, invece, si riveleranno essere le due immediatamente successive (9 reti), l’ultima delle quali (‘82/’83) risulterà essere quella della retrocessione in B.
Piras non riesce più a contribuire alla risalita in A e, dopo quattordici anni di totale dedizione alla causa rossoblù, decide di lasciare il Cagliari nel 1987, anno della retrocessione in C1, evitata a fatica già nella stagione precedente.
Si trasferisce al La Palma, squadra che milita in serie D e, in due anni, riesce a portarla al salto di categoria, con la promozione in serie C2: solo allora decide di appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi alla carriera di allenatore.
In questi anni è stato il tecnico di diverse squadre, tutte isolane, come il Tempio, il Selargius, il Tortolì, la Gialeto, il Serramanna, il Monteponi Iglesias e il Progetto Sant’Elia.
Tutti i tifosi rossoblù sognano che, un giorno, Gigi arrivi alla panchina più importante, quella del Cagliari. Sarebbe davvero un bel regalo di compleanno.
Tanti auguri Gigi!