A Cagliari, nel Centro Comunale Area 3 di Via Carpaccio, si è svolto l’incontro “Un giorno per la nostra città”. Il progetto, primo di una serie di cinque incontri, è istituito dalla Lega Serie B e patrocinato dal Cagliari Calcio in collaborazione col Comune di Cagliari.
In rappresentanza della società rossoblù c’erano il terzo portiere Colombo, autore di un ottimo intervento, il centrocampista Fossati e l’attaccante Giannetti.
L’ex Spezia si è concesso ai microfoni della stampa. Queste le sue parole:
“Nel calcio è fondamentale un gioco di squadra, si gioca in undici, tutti devono remare dalla stessa parte, altrimenti basta un elemento che tira dalla parte opposta e vengono a mancare i meccanismi. Per un bambino è fondamentale, perché inizia a stare in gruppo e capire che le responsabilità sono condivise e non singole. Per la crescita di un bambino l’aggregazione è un elemento importante.
Consigli ai bambini che si approcciano al calcio? Devono viverlo come un divertimento, andare al campo ricordandosi che è solo un gioco, pensando che sì potrebbe diventare anche un lavoro ma non perdendo mai la voglia di divertirsi prima di tutto.
La sconfitta di Novara? Fa male, sono uscito con un doppio dolore. Abbiamo lasciato tre punti in un campo dove avremmo potuto fare meglio. Sconfitta meritata, pur avendo subito solo un tiro in porta. Nell’atteggiamento il Novara è stato più bravo di noi. Dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato, ma anche guardare avanti. Non è la prima sconfitta, spero sia l’ultima ma la stagione è lunga e ne arriveranno altre. Ora occorre voltare subito pagina e guardare alla prossima sfida lavorando ancor più duramente.
Siamo incappati in una giornata storta, non abbiamo giocato bene, complice anche un Novara che si è difeso bene e ci ha lasciato pochi spazi. Non siamo riusciti a sfruttarli. Pensiamo al Trapani.
Quando andiamo in trasferta non so che succede, perché i punti fondamentali arrivano anche da quelle. Non so se sia un fatto di atteggiamento o di adattamento a un campo nuovo. Abbiamo però tutte le qualità e possibilità per sopperire alle mancanze che ci hanno contraddistinto a Pescara e a Novara.
Il Trapani? Già affrontato in Coppa, è una squadra tosta che non molla un centimetro. Conosco l’allenatore e so come prepara le partite. Vuole giocatori che lottino su tutti i palloni, noi non dobbiamo farci spaventare e mettere altrettanta cattiveria e agonistico. Come organico, qualità e singoli siamo superiori, dobbiamo giocare liberi e scacciare le pressioni.
Settimana simile al post Pescara? Personalmente non l’avevo vissuta bene perché era un post infortunio per me, sentivamo contro il Cesena l’importanza della partita. Dobbiamo lavorare con la consapevolezza di essere forti ma non con la presunzione di vincere tutte le partite”.